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Lasciateli lavorare, ma la macchina Italia si sta schiantando contro una montagna di cemento armato

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Lasciateli lavorare

È un continuo: ma lasciateli lavorare;altri governi hanno avuto il tempo di poter esprimere al meglio le loro potenzialità o incapacità nel tempo. Lasciateli lavorare e, poi, tireremo le somme.  Ãˆ una esortazione giusta, corretta, che dovrebbe essere accolta senza pregiudizi. Purtroppo, a seguire le vicende del prima e del poi la nascita del Governo del Cambiamento, si ha la netta sensazione che la macchina Italia stia andando a schiantarsi contro una montagna di cemento armato. Avendo a cuore la sorte degli italiani, ancor più di quanto Salvini e Di Maio vadano blaterando, credo che dare argomentazione per una buona frenata sia un dovere primario di un cittadino.

E le argomentazioni sono, purtroppo, tantissime.

Sull' immigrazione, i risultati fin qui ottenuti non sono diversi da quelli conseguiti da Minniti con l'ultimo Governo Gentiloni, con una differenza sostanziale: nessun attacco concentrico contro l'Europa (di cui l'Italia non può fare a meno) e contro paesi arabi che sono fornitori di materie prime di cui l'Italia è priva. Le navi di migranti ultimamente scarseggiano, grazie appunto a Minniti, ma ne basta una ogni tanto per convincere i fan che sono migliaia, forse milioni pronte all'invasione. Se ne arrivassero tante quante arrivate finora ci vorrebbero decenni e decenni per avere un minimo di influenza su 60.000.000 di attuali residenti. In compenso l'Ue se ne frega delle richieste di condivisione, ma se ne fregano altamente anche quelli che Salvini considera suoi alleati come i capi di Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia e Polonia.

Sulla politica estera, si pretende una svolta storica che nessun italiano ha mai votato. Quando e come e perché si sta attuando una politica di alleanze con paesi ex-comunisti, come appunto Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia e Polonia, dimenticando la storica alleanza atlantica che, nessuno può negarlo, ha dato all'Italia e agli italiani, libertà, indipendenza e benessere? (le differenze non vanno fatte tra gli ultimi anni e quelli del 2000, ma tra questi ultimi anni e quelli del dopoguerra 1940-45 e si scopre che l'Italia è passata dall'essere paese poverissimo a paese tra i più ricchi del pianeta).

Sull' economia siamo alle danze ungheresi. Non si sa da dove cominciare. Il reddito di cittadinanza costa maledettamente tanto e non ci sono le risorse, allora si ripiega sul reddito di inclusione che già Renzi e Gentiloni hanno introdotto oppure si riduce la platea dei beneficiari con il che si attiva un sostegno alla disoccupazione cui pensò anche Fanfani decenni fa. Sulle pensioni d'oro il balletto è macabro: il contratto di governo parla di tagli alle pensioni superiori ai 5.000 euro netti mensili attuando il ricalcolo dei contributi versati; Di Maio rilancia per tagli alle pensioni superiori ai 4.000 euro. La lega scopre che il ricalcolo è praticamente impossibile per mancanza di dati precisi (quando nel 1968 si passò dal sistema contributivo a quello retributivo non tutti si preoccuparono di mantenere memoria dei contributi versati; gli stessi enti previdenziali evitarono di farlo); inoltre, la Lega scopre che, volendo operare non con il ricalcolo ma sulla base di anni di anticipo rispetto ai tempi richiesti per l'andata in pensione,  verrebbero colpite soprattutto le classi lavoratrici del nord e, in particolare, le donne. E allora? Allora la danza diventa macabra, perché si sta prospettando l'introduzione di un contributo di solidarietà (imposta nascosta) a carico non delle pensioni d'oro, ma di quelle superiori a 1.500 euro netti mensili, vale a dire le pensioni di milioni di impiegati e operai.  Sulla flax-tax, tutti hanno capito che si tratterebbe di fare un regalo ai ricchi, con la speranza che l'evasione fiscale diminuisca. Campa cavallo, chi non ha mai pagato sarà sempre restìo a farlo. Ma anche qui, si assiste a un tira e molla di come procedere in concreto. 

Sul Ruolo dello Stato, la confusione regna sovrana tra chi nel governo vuole il ritorno allo Stato Produttore e chi lo vuole solo come Socio Azionista.

Sulla Sicurezza, la Lega spinge per l'uso delle armi nel senso che vuole cancellare dal codice penale la proporzionalità tra difesa e offesa, come dire: se tu entri in casa senza essere invitato, aspettati un colpo in testa. Qui si parla di Trump-izzare l'Italia, renderla come il campo giochi degli armaioli americani.

Sulle Grandi Opere, il balletto diventa ilare. La lega dice Tip-Tap-Top-Tav devono essere fatti; il M5S, no, Tip-Tap-Top-Tav non vanno fatti.

E gli Investitori esteri stanno a guardare. Non sono iene sanguinarie, no! Sono in maggioranza Fondi di Pensione che rappresentano milioni di cittadini per lo più pensionati che cercano di salvaguardare i loro risparmi: Di fronte alle incongruenze e alle indecisioni su descritte, temono per i loro risparmi e scelgono di rinnovare i debiti italiani se meglio remunerati oppure scelgono di investire altrove. La conseguenza è che già oggi 31 agosto 2018, oltre 60 miliardi sono stati dirottati altrove e quelli che sono rimasti vengono ricompensati con un tasso del 3,5% contro l'1-1,5% del governo Gentiloni. Pe chi non ha dimestichezza con il bilancio dello stato si sappia che un 1% del nostro debito equivale a circa 25 miliardi (una finanziaria). 

 

 

 
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