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Il novello manganello. A quando l'olio di ricino?

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Ho già avuto modo di fare una riflessione sul modo di concepire il governo di un Paese  da parte del M5S e della Lega, i cosiddetti gialloverdi, oggi al potere (https://enzodelliquadri.com/2018/07/29/governano-minacciando/).  Alla luce di sempre nuove vicende devo confermare: il loro segno distintivo è il manganello, novelloNon siamo ancora all'olio di ricino, ma ....

Di volta in volta, mettono in primo piano una figura istituzionale nazionale o comunitaria daspernacchiare e intimidire per ottenere il consenso di un popolo plaudente e gaudente, tra "frizzi e lazzi" e ceste di frutta, utili per allenar tantissimo le braccia e pochissimo la mente.

Lo hanno fatto il 27 maggio 2018 con Mattarella, che si opponeva legittimamente alla nomina, a ministro dell'economia, dell' anti-europeista, Paolo Savona: "La scelta di Mattarella è incomprensibile ..... ma non finisce qui ..... Io chiedo di parlamentarizzare questa crisi, utilizzando l'articolo 90 della Costituzione, per la messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica".

Lo hanno fatto, il 29 giugno scorso, contro le ONG, paragonandole agli scafisti:  nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani"

Lo fanno continuamente contro gli immigrati, senza distinzione tra donne, bambini, adulti, provenienti da guerre o carestie: "Per i clandestini è finita la pacchia, devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare" ...  "Bisogna scaricarli sulle spiagge, con una bella pacca sulla spalla, un sacchetto di noccioline e un gelato".

Lo fanno con l'Europa, con i mercati finanziari (salvo doversi rimangiare tutto, perché questi non scherzano), con artisti come Saviano Pif, con le banche.

Ultimo arriva il portavoce del Presidente del Consiglio, tal Rocco Casalino che guadagna con i nostri soldi più di lui, il quale, come riportato dagli organi di stampa del 22 set 2018, manganella a questo modo il ministro Tria e i suoi collaboratori, facendo girare questo messaggio: "Al tuo interlocutore racconta, e non perché resti una confidenza bensì perché lo pubblichi, che il Movimento 5 Stelle è pronto a far scattare una "mega-vendetta" contro il ministero dell'Economia, colpevole di remare contro l'azione del governo. Se poi all'ultimo, non escono i soldi per il reddito di cittadinanza, per i dirigenti del Tesoro sarà un calvario. Tutto il 2019 sarà dedicato a far fuori una marea di gente del Mef...".

Dopo la diffusione della registrazione audio in cui il portavoce di Giuseppe Conte, Rocco Casalino, minaccia di cacciare i funzionari del Ministero di Economia e Finanza, il diretto interessato manganella anche la stampa "la pubblicazione del mio messaggio viola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni". E, udite udite, il Presidente del Consiglio, invece di difendere il ministro Tria, i dirigenti del ministero dell'Economia e la stampa, cosa fa? Si allinea con il suo collaboratore manganellatore eludendo completamente l'attacco alle istituzioni. E Salvini? ... lui ama ...i manganellatori...lui stesso lo utilizza.


Se il governo del cambiamento è composto da ministri e collaboratori che stanno producendo questo tipo di clima nei confronti di Presidente della Repubblica, stampa, Europa, immigrati, ONG, opposizione, non allineati,  francamente siamo tutti a rischio.

 

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