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Minori, carcerati e persone, Leontina Lanciano fa il punto con Toma: in Molise 130mila euro per l'alopecia oncologica

La garante su Bibbiano: la magistratura faccia il suo corso, le famiglie sono sempre migliori delle strutture per minori

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Minori, carcerati e politiche per la persona: di questo si occupa il garante regionale del Molise. E su questi temi oggi Leontina Lanciano insieme al presidente della Regione Donato Toma ha tenuto una conferenza stampa nella quale si è parlato dei risultati ottenuti e delle criticità emerse nel 2018.

Un connubio che ha funzionato, quello tra la Giunta Regionale e la figura del garante, come ha riferito lo stesso presidente della Regione Donato Toma. Il quale ha assicurato che Leontina Lanciano sin dal primo momento dell’avvio della dodicesima legislatura si è messa accanto al Presidente e ha svolto appieno la sua funzione. Bussando a porte che sono state aperte costantemente portando alla realizzazione di diverse iniziative.

La più importante riguarda i malati oncologici. Dove su impulso della Garante il presidente della Regione Toma ha stanziato 130mila euro per macchinari che servono alla refrigerazione del cuoio capelluto. In termini pratici servono a combattere l’alopecia da chemioterapia e permettere ai malati di cancro di non perdere i capelli durante la lotta alla malattia.

“Lasciare intatta l’identità di una persona – ha suggerito Toma – è  importante soprattutto per le donne che si vedrebbero meno la loro femminilità  durante la terapia ma anche per uomini abituati a vedersi con i capelli”. Una iniziativa voluta grazie alla tenacia proprio di Leontina Lanciano.

La cui figura, come sostiene Toma, si è andata rafforzando proprio nell’ultimo anno.  

E’ stata proprio la garante per i diritti della persona poi a spiegare nel dettaglio cosa è stato fatto nel 2018. Innanzitutto è stata analizzata la situazione delle carceri molisane.

“Larino è un fiore all’occhiello – ha dichiarato Leontina Lanciano – più problemi si sono verificati all’interno della struttura penitenziaria di Campobasso dove si registrano le maggiori criticità sfociate con due rivolte e un tentativo di evasione. Le criticità sono tali anche per la presenza in carcere di collaboratori di giustizia. Da parte loro e di detenuti comuni arrivano decine di richieste al mese. Riguardano telefonate ai familiari, lavoro all’interno e all’esterno del carcere e permessi premio”.

La situazione di Isernia è migliore rispetto a quella del capoluogo molisano ma peggiore rispetto al penitenziario frentano. Tra le storie positive dei carceri molisani la laurea in criminologia di un detenuto condannato a 40 anni che ha scritto un libro tesi “da criminale a criminologo” tenendo in esso presente la sua esperienza.

Per quanto riguarda i minori si parte da una situazione critica. Il Molise è una delle cinque regioni con più alta povertà culturale e più alti contenziosi con i servizi sociali. In Regione grazie a corsi appositi sono stati formati 80 operatori che lavorano sui minori stranieri non accompagnati. Che nel 2017 erano 120 in Molise per poi scendere a 80. Quando sbarcano arrivano in Molise provvisoriamente per poi approdare in altre regioni italiane. La garante si è occupata anche di cyberbullismo istituendo un manuale di sopravvivenza destinato a ragazzi, insegnanti e genitori. Sulle dipendenze è parte di un osservatorio istituito dalla Prefettura di Isernia.

Poi il patrocinio a diversi progetti. Il primo è il film Lilium al quale ha partecipato anche la Regione Molise. Una  pellicola presente a Molise cinema che parla di violenza di genere. Poi c’è anche l’associazione Greta e quella Diritti. In ultimo un progetto con Luca Abete di Striscia La Notizia.

Sui minorenni poi sono state aggiunti altri dati. In Molise ci sono 9 comunità con 60 minori appoggiati. Il lavoro della garante in questo senso sarà quello di trovare e formare famiglie all’affido. Perché una famiglia, benché non sia quella di origine, è una soluzione migliore rispetto a quella della struttura per minori, per quanto bella e funzionante. Ai comuni tenere un minore in comunità costa poi 2500 euro al mese e nel solo ambito territoriale di Campobasso nel solo 2018 sono stati impiegati 800mila euro.

Leontina Lanciano è rimasta perplessa dalla vicenda affidi di Bibbiano per la quale non si esprime direttamente ma lascia alla magistratura il potere di decidere. Ma partendo da essa e leggendo i dati dell’istituto innocenti di Firenze è venuto fuori un dato su cui lavorare in Molise: la regione ha la medaglia d’argento, seconda solo alla Liguria, per minori appoggiati alle strutture con un valore del 2,9%.

 

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