CAROVILLI - L’artigianato non è scomparso in Alto Molise. Potrebbe essere sintetizzata così la prima a Mostra di lavori d’artigianato locale svoltasi domenica a Carovilli per iniziativa dell’Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche, “Il Glicine” .
“Nei nostri paesi di montagna molte persone si dedicano ancora ai lavori artigianali – ha dichiarato Luciano Scarpitti, Presidente dell’Associazione “Il Glicine” – ma lo fanno quasi clandestinamente perché le istituzioni non le incoraggiano, non mostrano alcun interesse a promuovere lo sviluppo di questa attività. Gli artigiani – ha aggiunto Scarpitti – si dedicano a quei lavori nel tempo libero, o dopo aver raggiunto la pensione, in laboratori o botteghe di fortuna, ricavate in casa o in qualsiasi altro ambiente disponibile, con i semplici mezzi a loro disposizione, ma dotati di una grande volontà e passione e di un’esperienza acquisita guardando i genitori o i nonni o i vicini di casa”.
Sono stati numerosi i lavori esposti come ad esempio quello della signora Elisa, che vive a San Pietro Avellana ed è nata a Pescocostanzo, dove ha imparato a lavorare al tombolo, dato che a 97 anni compiuti ancora fa dei meravigliosi e delicatissimi centrini. E ancora lavori in legno, ferro battuto e pietra, tra i tanti esibiti.
“Insomma siamo riusciti a dimostrare – ha dichiarato Scarpitti – con una iniziativa semplice, anche se impegnativa, che l’artigianato ancora oggi è un comparto economico e culturale molto importante e rappresenta una risorsa umana e lavorativa di interesse assoluto per una crescita dell’Alto Molise proiettata verso il futuro e legata alle tradizioni. La conservazione dei nostri piccoli paesi – ha aggiunto Scarpitti – è possibile soltanto se sapremo valorizzarne l’originalità. Proprio l’originalità che caratterizza le produzioni artigianali è un bene non tangibile che acquista sempre più valore man mano che si diffonde l’omogeneità con le produzioni standardizzate dell’industria e la corsa verso le città”.