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“Al momento i migranti non sono la priorità per il nostro territorio. Siamo ancora in emergenza maltempo”

Intervista al Sindaco di Montazzoli Felice Novello sulla lettera inviata al Prefetto di Chieti e sulla situazione nel suo comune dopo le forti nevicate

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Nella giornata di ieri 10 sindaci avevano inviato inviato al Prefetto della Provincia di Chieti Antonio Corona una lettera con la quale comunicavano che non avrebbero partecipato agli incontri ufficiali sulle procedure per la ripartizione dei migranti in attuazione del protocollo sottoscritto tra Governo e Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani). I sindaci firmatati sono quelli dei comuni di Gamberale, Casalanguida, Orsogna, Paglieta, Villalfonsina, Borrello, Roio Del Sangro, Perano, e Montazzoli. 

I motivi che ci hanno condotto ad intraprendere tale iniziativa - hanno scritto i 10 sindaci nella lettera - sono essenzialmente legati a questioni da risolvere che riteniamo essere più importanti rispetto alla questioni migranti a cui comunque siamo sensibili. Oggi, per noi Sindaci non si può dire ancora conclusa la fase dell’emergenza maltempo ed infatti continuiamo ad avere questioni aperte sul territorio legati alle scuole, ai crolli di capannoni agricoli, alle frane e agli smottamenti che francamente forse meritano nell’immediato la profusione di tutte le nostre forze per tentare di risolvere tali problematiche. Evidentemente Lei ha ritenuto che la fase emergenziale legata al maltempo fosse passata ma Le assicuriamo che non è così". 

Pertanto – hanno consluso -, abbiamo deciso di non partecipare agli incontri legati alle problematiche in oggetto per i motivi sopra citati che riteniamo essere prioritari per la salvaguardia del territorio e per il benessere dei cittadini che ci onoriamo di rappresentare” .

Tra i dieci sindaci firmatari c’è anche Felice Novello, Sindaco di Montazzoli, che abbiamo intervistato per capire meglio le ragioni della lettera e anche per per sapere qual è la situazione nel suo comune dopo le forti nevicate delle scorse settimane.

Sindaco, quali sono le ragioni che l’hanno spinta a firmare la lettera insieme agli nove colleghi?

Abbiamo scelto non andare alla riunione indetta dal Prefetto perché riteniamo che le priorità per i nostri territori al momento siano altre come la viabilità sulla quale i nostri cittadini continuano a chiederci impegno e interventi affinché vengano risolti problemi. In particolare Montazzoli ha problemi di dissesto idrogeologico e ha un grande problema per quanto riguarda il rifornimento dell’acqua le nostre sorgenti sono state interessate dalla frana che si è verificata nell’aprile nel 2015. Alla luce di questa situazione, con tutto il rispetto e l’attenzione per il problema immigrazione, pensiamo che il nostro non possa al momento

In particolare quali sono le richieste del Prefetto?

Nell’incontro il Prefetto doveva spiegare in linea di massima l’accordo tra Anci e Governo e capire come attuare protocollo. Dai comuni il Prefetto vuole una disponibilità per ospitare un certo numero di migranti. Per quanto riguarda Montazzoli, anche volendo non qui abbiamo strutture idonee e quelle di proprietà del Comune sono tutte già utilizzate per scopi istituzionali come le scuole o il municipio. Inoltre non siamo d’accordo con la distribuzione dei migranti in maniera proporzionale agli abitanti dei paesi e città interessate. Pensiamo che le esigenze e le situazioni di ogni comune vadano valutate caso per caso e non  con un mero rapporto numerico.

Il tipo di soluzione proposta secondo voi non aiuterebbe nemmeno i migranti?

I migranti devono essere accolti in modo dignitoso e non è detto che tutti i comuni possano permettersi questo tipo di accoglienza e offrire loro dei servizi minimi. Per questo l’accordo Anci-Governo non va bene: perché non permette di valutare la situazione specifica.

Su questo tema avete sentito anche l’Anci Abruzzo?

Adesso stiamo iniziando un discorso anche con l’Anci Abruzzo per variare quel protocollo. Vanno sentiti i sindaci e i territori. In ogni caso, ripeto, che in questo momento dallo Stato chiediamo altre risposte. Il problema dei migranti è enorme e nessuno vuole sottovalutarlo, ma il nostro territorio è provato da altre emergenze.

Passando alle emergenze, qual è la situazione di Montazzoli?

Lo scioglimento della neve sta provocando vari smottamenti sia sulle strade provinciali che comunali. Abbiamo enormi problemi sulla strada che ci collega alla Frazione Fonte San Giovanni dove vivono 250 persone, quasi un piccolo paese.  Poi  ci sono alcune strade, per raggiungere diverse aziende agricole,  la cui carreggiata è crollata per metà o ha gravi smottamenti. Si tratta di aziende agricole che rischiano l’isolamento totale.  Infine ci poi le strade dove il fondo stradale si è completamente disintegrato a causa della rimozione della neve, dell’uso delle catene e del sale. In alcuni punti ci sono delle vere e proprie voragini. La percorribilità è molto compromessa come la sicurezza degli stessi automobilisti. Stiamo anche tenendo sotto controllo la grande frana del 2015.

Per quanto riguarda questa frana qual è la situazione?

Sulla strada è stato fatto un primo intervento di ripristino e ora abbiamo avuto un primo finanziamento per altri lavori ma a causa dei tempi burocratici questo è arrivato a dicembre e pertanto i lavori possono partire in primavera perché si tratta di irreggimentare le acque che hanno causato il movimento della terra. L’intervento sarà a monte della frana e dovrà convogliare l’acqua in modo tale che non appesantisca il terreno.  In ogni caso questo è un intervento minimo rispetto a quello che serve per risolvere il problema. La frana interrompe da un lato interrompe la viabilità di Montazzoli verso Vastese e dall’altro isola paesi come Castiglione e Schiavi dalla Val di Sangro dove molti si recano a lavoro. Per Montazzoli, poi, il problema più grave è quello igienico-sanitario. La frana ha interessato le nostre sorgenti e due anni fa siamo rimasti senza approvvigionamento idrico perché il paese non è collegato con nessun acquedotto come quello del Sinello o del Verde.  Al momento l’approvvigionamento è garantito dalla captazione ripristinata dal Comune. Ma si tratta di una situazione provvisoria e labile. Se a causa di altri movimenti franosi salta questa captazione Montazzoli rimane acqua resta a secco e non restano che le autobotti.

A causa della neve ci sono stati danni a strutture pubbliche o private?

Non ci sono stati grandi danni ma abbiamo avuto ad esempio diverse tettoie per la rimessa del fieno in aziende agricole crollate. Come Comune stiamo a aiutando a compilare le schede per la richiesta di risarcimento dei danni fornite della Protezione Civile.

Siete impegnati anche nella procedura di richiesta rimborso all’Enel per i black out?

Si. Durante la nevicata dell’Epifania la parte alta di Montazzoli è rimasta per quasi due giorni senza energia elettrica  mentre in seguito parte bassa del paese è rimasta sfornita per 12 ore.

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