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Riccia celebra il 25 Aprile. Al Liceo scientifico un convegno e la proiezione di due docufilm sulla Resistenza

Redazione
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Sabato 22 aprile 2017, alle ore 11.30 , a Riccia (CB), nell'aula Lim del Liceo Scientifico "Galileo Galilei" si terrà la manifestazione "Fascismo e resistenza in Italia. Con uno sguardo sul Fortore" rivolta agli studenti degli istituti scolastici superiori di Riccia e aperta agli esterni.
L'incontro è stato promosso dall'amministrazione municipale riccese, con la collaborazione del Liceo Scientifico e dell'Associazione "Archivi della Resistenza. Circolo Donato Del Galdo", un collettivo formato da persone specializzate in diversi settori culturali, che ha iniziato un lavoro di ricerca storiografica sul movimento contadino nel basso Molise.

"Celebrare il Settantaduesimo anniversario della Liberazione  Ì¶  ha dichiarato  il sindaco Micaela Fanelli  Ì¶  non è solo un segno simbolicamente importante ma soprattutto è un dovere. La ricorrenza fa parte della nostra storia e serve per ricordare alle nuove generazioni quali siano i valori fondanti della Repubblica nata dalla Resistenza".

Il programma della giornata prevede, dopo i saluti del sindaco, del consigliere comunale delegato alla Cultura Antonio Santoriello e del vice preside Giovanni Vassalotti, gli interventi del professore di storia Michele Palmieri e del rappresentante molisano dell'Associazione "Archivi della Resistenza", Antonello Nardelli. Si deve a quest'ultimo la ricerca storica e la regia del primo dei due docufilm che verranno proiettati durante l'incontro: "La rivolta popolare di San Giuliano di Puglia. 14 Dicembre 1931". Nel documentario sono narrati i fatti occorsi in quella triste giornata per il paese fortorino che vide la morte di due suoi cittadini causata da uno scontro con i militari dell'Arma avvenuto nelle campagne. La reazione popolare fu veemente e diretta soprattutto contro il podestà, identificato quale maggiore responsabile dell'accaduto. Il municipio venne assalito e dato alle fiamme, l'intero archivio comunale venne bruciato. L'intervento delle forze dell'ordine e delle milizie fasciste portò a numerosi arresti e diede inizio a una lunga vicenda processuale che si concluse nell'ottobre 1933 e che segnò profondamente la vita economica e affettiva delle numerose famiglie coinvolte.

Il secondo docufilm, intitolato "Fino al cuore della rivolta. Breve storia del partigiano Carlin", entra nel vivo della resistenza armata avvenuta soprattutto nell'Italia del Nord dopo l'otto settembre e ripercorre le gesta e le coraggiose scelte del partigiano spezzino Nello Masetti, detto Carlin, che operò nel territorio della Lunigiana e morì combattendo contro i tedeschi a 21 anni, il 22 Aprile del 1945.

Con la proiezione dei due filmati, sottolinea il consigliere Santoriello, che ha organizzato la manifestazione, si darà la possibilità soprattutto ai ragazzi, intrecciando la documentazione storiografica con la memoria orale, "di potere attingere ai ricordi e alle testimonianze di chi quel periodo lo ha vissuto, facendo della rievocazione della giornata del 25 aprile non una operazione astratta o teorica ma un momento per comprendere come anche nei più duri regimi dittatoriali germogliano, poco a poco, delle forme di resistenza che si manifestano prima con atti di disobbedienza e di opposizione, per sfociare, infine, nella vera e propria ribellione armata. Questo perché il bisogno di libertà è insopprimibile e può arrivare al sacrificio della vita stessa affinché altri ne possano beneficiare. La più alta forma di altruismo, che molti partigiani hanno incarnato".

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