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Story Telling: Era l'11 giugno del 1976.La scuola era finita ed io e i miei compagni di classe decidemmo di recarci a piedi al monte di Sant'Onofrio...

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Fotografia di Rosaria di Sabato: "Dall'album dei ricordi:in gita a Sant'Onofrio con mio padre,l'11 giugno di tanti anni fa".

 

 

Era l'11 giugno del 1976. La scuola era finita ed io e i miei compagni di classe decidemmo di recarci a piedi al monte di Sant'Onofrio,come vuole la nostra tradizione il giorno della festa del Santo eremita,una piccola pausa prima di tuffarci nello studio "matto e disperatissimo"che gli imminenti esami di maturità richiedevano.Ci avviammo di buon'ora,pranzo al sacco,radio al seguito,(l'unico strumento che avevamo all'epoca per ascoltare la musica), gambe e testa leggere,come solo a diciotto anni si possono avere,percorremmo in allegria i circa otto Km che ci separavano dalla meta. La giornata era mite e soleggiata, come sono spesso a giugno nei paesi di montagna e nulla lasciava presagire un cambiamento del tempo,anche perché allora non c'erano le previsioni minuto per minuto e non c'era neanche l'ossessione di conoscerle.Appena arrivati,stanchi e affamati,già pregustavamo il mitico panino con la frittata preparato dalle nostre mamme,seduti all'ombra di un albero,quando la nuvoletta di Fantozzi pose fine a tutti i nostri progetti e una pioggia fitta ci costrinse a trovare rifugio nella sagrestia della chiesa per consumare al riparo il nostro panino.Ma avevamo fatto i conti senza il...prete,che arrivò stizzito e infastidito e,neanche troppo gentilmente,ci invitò ad uscire immediatamente .Epilogo dell'avventura? Fummo costretti a prendere il pullman per tornare a casa,affamati,bagnati e "contrariati"(diciamo così).Una giornata da dimenticare,oppure da ricordare,visto che a distanza di tanti anni è ancora nella mia mente.Ma forse è la gioventù che non si può dimenticare .

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