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Storia di Agnone/1. L’8 dicembre 1899 veniva inaugurato il monumento a Libero Serafini

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«fin dalle ore del mattino, dalle case e dai pubblici edifici sventolavano le bandiere tricolori, la banda musicale, con le note ispirate degli inni patriottici» («Il Cittadino agnonese», 18 gennaio 1900)

 

Cosi descriveva la scena della festa per Serafini «Il Cittadino agnonese» e del tutto simile fu anche la descrizione dell’«Eco del Sannio»:

«Le strade formicolavano di gente, la musica sonava scelti pezzi, e dalle finestre e dai balconi sventolavano bandiere tricolori». («Eco del Sannio», 10 dicembre 1899)

 

E’ con queste parole che due dei principali periodici agnonesi di fine ‘800 iniziarono il racconto della giornata di festa nella quale fu inaugurato il monumento a Libero Serafini, il rivoluzionario giacobino agnonese morto durante la Rivoluzione napoletana del 1799. La celebrazione si tenne l’8 dicembre 1899 sull’onda delle manifestazioni per il centenario della rivoluzione organizzate in tutta Italia.

Il monumento, che ancora oggi campeggia a Largo della Vittoria, su realizzato dall’artista Giulio Monteverde su commissione di un Comitato composto da cittadini, Municipio e sponsorizzato dai giornali «Eco del Sannio» e «Aquilonia».

I preparativi della celebrazione iniziarono addirittura nel 1884, ma fu solo dal 1891 che subirono un’accelerazione.

Nel numero del 10 novembre 1891 l’«Eco del Sannio» riportò un articolo che prendeva atto dell’effettivo funzionamento del Comitato per le celebrazioni con l’inizio della raccolta fondi per la costruzione del monumento:

Finalmente, Agnone si ridesta dopo un secolo! Questa volta però sarà un fatto compiuto, e non un voto di tutti, un monumento all’Eroe agnonese, al martire Libero Serafini che, essendo presidente del nostro municipio, giurò e volle mantenere fede alla libertà, vivendo libero e morendo tale sulla ghigliottina l’11 giugno 1799 in Avellino, solo per essere fedele ai suoi principi, al suo giuramento! Agnone, dunque, che fin’oggi è stata un po’ pigra, per aver tenuto quasi nel dimenticatoio il suo diletto figlio che dette una gloriosa rappresentanza al Martirologio Politico italiano, Agnone oggi si scuote e ben rimedia ad una ingiustificata e inqualificabile dimenticanza, coll’ unirsi al Comitato per degnamente commemorare il centenario della morte del suo eroe.

 

La sottoscrizione per finanziare il monumento vide la partecipazione del Comune di Agnone, di singoli cittadini e soprattutto degli emigranti agnonesi in Sud America che offrirono ben 3.000 lire al Comitato.

La mattina dell’8 dicembre la celebrazione prese avvio con un corteo formato dagli alunni delle scuole, cittadini, autorità locali e dalla banda che suonava inni patriottici. L’orazione principale in memoria di Serafini fu affidata al Maggiore del Genio Giovanni Paolantonio e la giornata si concluse presso il teatro cittadino con  diverse rappresentazioni teatrali e musicali dedicate al rivoluzionario agnonese.

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Ringraziamo la Biblioteca comunale di Agnone per la disponibilità a pubblicare trascrizioni e foto dei periodici storici di Agnone 

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