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Grande successo di critica e di pubblico per l'evento "Filareto e le Muse" a cura del Centro Studi Alto Molise "L. Gamberale" di Agnone

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Il 26 Agosto ad Agnone, grande successo di critica e di pubblico per l'evento letterario" Filareto e le Muse" Effusioni letterarie in accordi di sapori,  organizzato dal Centro Studi Alto Molise "L. Gamberale" di Agnone

L'evento si è svolto in una delle cornici storiche più belle di Agnone il Complesso Monumentale di San Francesco , ed è stato presentato , tra l'altro, il magnifico volume di Emilia Sarno, L' Alto Molise: un patrimonio da scoprire.

Di seguito il significativo commento della Prof Ida Cimmino, Presidente del Centro Studi Alto Molise "L. Gamberale" di Agnone, al volume di Emilia Sarno

 

 

"Una nuova pubblicazione ha arricchito  il già nutrito panorama della biblioteca personale del Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale”, che nei suoi quasi 30 anni di attività ha già collezionato diversi volumi di una certa importanza,  che variano tra atti di convegni (primo tra tutti gli Studi labanchiani e la Tavola di Agnone) e miscellanee poetiche. Questa volta si tratta di una raccolta di saggi, curata dalla prof.ssa  Emilia Sarno, presidente dell’Associazione Italiana Insegnanti Geografia (AIIG) di Avellino e docente presso la Unimol,  dal titolo suggestivo “Alto Molise: un patrimonio da scoprire” , edito dalla casa editrice Psiche e l’Aurora. La prof.ssa Sarno, che da anni collabora con il Centro Studi per ricerche sociologiche sulla realtà alto molisana, ha messo insieme saggi che riguardano una fetta dei paesi alto molisani, tra cui Pietrabbondante, Pescopennataro, Vastogirardi e Agnone, che toccano aspetti che variano da studi di stampo  storico – letterario, ad osservazioni maggiormente tecniche o ancora sociologiche, mettondo in evidenza quanto spazio di crescita abbia ancora questo territorio e quanto, invece, venga poco valorizzato. Il Centro Studi Alto Molise, promotore con la Sarno dell’iniziativa, rilancia, in questo modo, la visione di un Alto Molise unitario, in cui ogni paese si sappia coordinare con l’altro in uno sforzo comune di crescita che sappia finalmente travalicare i confini di chiusi e retrogradi campanilismi". 

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