Mostra storico – documentaria
Inaugurata lunedì 12 marzo 2018 alle ore 16.30 all’Auditorium Gil di via Milano 15 la mostra fotografica del giornalista Stefano Mensurati. Ad aprire la presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti e il presidente della Banca popolare delle province molisane Luigi Sansone. Presenta la mostra il giornalista Rai del Giornale Radio 1 e ricercatore storico Stefano Mensurati; a seguire saranno presentati i risultati della ricerca finanziata da Assopopolari sui soldati molisani dell’Armir fatti prigionieri dall’Armata Rossa e internati nel Gulag kazako di Karaganda; ci sarà inoltre, la testimonianza dei familiari di alcuni soldati deportati.
Lo scopo di questa mostra è triplice: far conoscere una storia che più che “dimenticata” è proprio ignota; aiutare concretamente le poche famiglie di origine italiana ancora presenti in Crimea raccogliendo fondi attraverso la vendita a 5 euro del catalogo stampato gratuitamente dalla Libreria Editrice Goriziana che riproduce anastaticamente i 16 pannelli e sollecitando altre forme di solidarietà (borse di studio, inviti per cure mediche, lavori stagionali, invio di materiale didattico e tecnologico); sensibilizzare la politica sulla questione.
Esaminando i registri di un solo lager su 192 Mensurati ha trovato traccia di una quindicina di italiani di Crimea ma anche di più di 900 soldati italiani creduti dispersi in combattimento ma che in realtà erano stati catturati dall’Armata Rossa ed erano stati spediti nei Gulag ai lavori forzati, soldati dei quali non si è saputo più nulla. Questi ragazzi, inquadrati prima nello Csir e poi nell’Armir, provenivano da ogni parte d’Italia.
Successivamente, grazie a un finanziamento ottenuto da Assopopolari, l’Associazione delle Banche Popolari italiane, è stato possibile inviare due ricercatori dall’Italia, Heloisa Rojas Gomez e Dmitro Prosvietin, che hanno lavorato per venti giorni a Karaganda portando alla luce una miniera di informazioni estremamente dettagliate: di ogni prigioniero sono infatti riportati in maniera accurata molti dati che consentono di identificarlo con certezza.
Per quanto riguarda la provincia di Campobasso, le ricerche hanno ritrovato Travasso Ottavio di Giuseppe, nato a Sessano e ivi residente, di professione contadino.....continua su http://molione.altervista.org/fondazione-molise-culturamostra-gli-italiani-crimea-la-tragedia-dimenticata/