Quattro sconfitte e una vittoria. Il girone di ritorno per l’Olympia Agnonese non poteva partire nel peggiore dei modi. La resa delle armi ai cugini del Trivento conferma il gennaio nero attraversato dai ragazzi di Massimo Agovino. Una debacle, quella subita davanti al pubblico amico, che oltre a far male sotto il profilo mentale costringe gli altomolisani a guardarsi le spalle visto che la zona play-out ormai è prossima. Intanto mercoledì potrebbe arrivare una ulteriore mazzata con il responso da Roma per la gara non disputata a Recanati (partita persa a tavolino, un punto di penalizzazione e multa salata). In viale Castelnuovo nessuno se lo augura anche se una tale evenienza va messa in preventivo. Insomma peggio di così...Tuttavia dopo aver raschiato il fondo del barile non si può che rialzare la testa. Certo il calendario non aiuta l’Olympia chiamata ad una doppia trasferta, Jesi e Miglianico, ma adesso, come dice Agovino è “necessario invertire la rotta. E’ fondamentale reagire, tirare fuori i co..., metterci la faccia”. Chi non se la sente può anche chiamarsi fuori perché da domenica non saranno più ammessi passi falsi, lascia intendere l’allenatore di San Giuseppe Vesuviano. Il rischio sarebbe quello di compromettere un girone d’andata giocato alla grande. Intanto da parte della società sono arrivati segnali positivi e l’acquisto di quattro giocatori (Giorgi, Muro, Buonanno e Raspaolo), a cui va dato tempo per capire schemi e modulo, lo dimostra. Anche il pubblico di fede granata ha recepito il momento no dei propri beniamini, applauditi a fine gara contro il Trivento, malgrado una cocente sconfitta. In sostanza serve ritrovarsi e magari cercare di giocare come fatto nel primo tempo contro i trignini, quando si è rasentata la perfezione resa vana da una seconda frazione sottotono che ha amareggiato e non poco l’intero entourage dell’Agnonese che credeva di avere in pugno gli avversari. Ultimo dato da rimarcare l’ennesima prestazione discutibile della terna arbitrale che ha annullato due gol (apparsi regolari) ai padroni di casa per concederne uno irregolare (lo dimostra la prova tv) agli avversari e costato il derby. Ma si sa nel calcio piangere sul latte versato non serve a niente, meglio farebbero i ragazzi di Agovino a rimboccarsi le maniche e cercare la grande impresa da domenica nelle Marche. Gli varrebbe una riabilitazione da post derby... Fidatevi: non sarebbe cosa da poco. AGOVINO SI OPERA – Il 16 febbario Massimo Agovino si sottoporrà ad intervento chirurgico ad un ginocchio presso Villa Stuart a Roma, ad operarlo il professor Mariani.