Sabato 21 maggio l'asilo nido Apemaia apre le porte a tutte le mamme e i papà che vorranno visitare e conoscere da vicino questo indispensabile servizio alle famiglie e fondamentale contributo per la crescita e lo sviluppo del bambino stesso.
É una giornata propedeutica all'accoglienza dei nuovi bambini per l'anno 2016-2017.
Gli adulti potranno visitare la bella e accogliente struttura ed avere tutte le informarsi sul funzionamento, sugli orari e i progetti messi in essere dagli operatori finalizzati allo sviluppo linguistico, sensoriale e alla socialità del bambino. L’ Apemaia di Agnone è una moderna e efficiente struttura comunale d'ambito ( possono accedere anche i bambini dei comuni limitrofi) aperta nel novembre 2013 fa e affidata alla gestione dell’Associazione Asp e alla cooperativa Self. Liliana Pannunzio è la competente responsabile, dotata di elevata professionalità e grande esperienza maturata nei lunghi anni di lavoro prestato presso gli asili nido di Milano. Attualmente la struttura accoglie 18 bambini. Al nido possono accedere bambini dai 3 mesi a 36, è dotato di una équipe multidisciplinare composta da educatori, psicologo, assistenti e cuoche. Il servizio mensa per i piccini è interno.Molti sono i progetti perseguiti per la crescita e lo sviluppo dei bambini: il progetto di inglese, musica, psicomotricità , manipolazione, linguaggio e di integrazione. L’asilo accoglie i bambini del progetto Sprar del Comune di Agnone.
Il 98% delle famiglie nel 2015 ha percepito, da parte della regione, il rimborso della retta mensile.
L’asilo nido di Agnone è stato aperto in controtendenza nazionale. In Italia gli asilo nido sono in netto calo e spesso hanno dei costi proibitivi per le famiglie. La crisi economica ha apportato tagli significati ai finanziamenti ai comuni e posto in ulteriore sofferenza le famiglie con reddito basso. Ci si affida e si ricorre a un sistema di Welfare di tipo familiare e le nonne o la rete parentale si sostituiscono ai servizi. Nel Molise la situazione è una delle più disastrose d’Italia per i servizi all’infanzia. Il 98% delle scuole non fa il tempo pieno e le donne, quando lavorano, sono costrette a lasciare il lavoro dopo il primo figlio. La percentuale degli asilo nido presenti nel nostro territorio è molto lontana dalla media nazionale.