AGNONE - E’ durato fino a tarda notte l’incontro che si è tenuto nella sera di giovedì tra il Governatore Iorio, il primo cittadino di Agnone, G. De Vita, l’assessore F.G. Marinelli, e i vertici amministrativi e sanitari. Una discussione prolungata e dai toni molto forti, intorno al destino del presidio ospedaliero agnonese. Al varo il ‘4° documento’ presentato e firmato dai sindaci dell’Altomolise, col quale si chiede un intervento immediato nei settori della Radiologia, dell’Anestesia e della Ginecologia (per assicurare l’emergenza/urgenza). In quest’ultimo, in particolare, si domandano subito due ginecologi, col ripristino del Punto Nascite, che sarebbe l’unico punto in deroga. Inoltre la risistemazione del Laboratorio Analisi, l’utilizzo dei posti di Ostetricia come area chirurgica, in maniera tale da poter effettuare tutti gli interventi necessari, e un posto ordinario in Pediatria per le emergenze. Punto principale, la necessità dell’Autonomia Dipartimentale, nel senso che persone responsabili di altri presidi non devono più interferire nelle questioni del Caracciolo, se prima il problema non viene discusso con un responsabile della governance locale. Dall’ultima riunione era venuta fuori la possibilità delle dimissioni di massa improvvise, da parte dei sindaci del territorio montano e dell’assessore regionale, se le richieste più urgenti non fossero state accolte. Ad oggi i toni non sembrano essersi abbassati, se lo stesso Marinelli ha dichiarato alla stampa locale di essere profondamente amareggiato per la mancata attuazione dei patti stabiliti. E’ il sindaco di Agnone a lanciare le dichiarazioni più forti: “Io e l’assessore Marinelli abbiamo sbattuto i pugni fino alla fine, perché ormai è concluso il tempo delle parole. Sono arrivato al punto che non posso più entrare nell’ospedale, al quale ho dato me stesso, senza provare sofferenza e rammarico. Ho ribadito che l’RSA non può sostituire nessun servizio primario e non può assolutamente costituire l’oggetto della ‘riconversione’, termine che fra l’altro non voglio più sentir pronunciare in riferimento al Caracciolo. L’RSA sarà la benvenuta solo dopo che saranno stati ripristinati i servizi fondamentali, urgenti ed insostituibili. L’incontro – continua De Vita - non è andato a buon fine solo in merito al Sistema Dipartimentale e al Punto Nascita, ma la questione non è affatto chiusa, perché continuerò a insistere sulla necessità assoluta della deroga. E su questo non transigo più, come non transigo più sui tempi di attesa, che per quanto mi riguarda sono finiti. Pretendo un intervento assolutamente immediato, e anticipo che ci saranno altre iniziative di carattere amministrativo” E’ atteso per oggi un nuovo incontro fra De Vita e il Presidente Iorio, che potrebbe essere decisivo.