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Sopensione ricoveri ordinari Ospedale Cardarelli, Federico M5S:"La colpa è della politica che, con logiche clientelari, di sprechi e campanilistiche, ci ha buttato negli ultimi dieci anni in una situazione critica"

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Con una nota di ieri la Direzione Sanitaria dell' Ospedale Cardarelli di Campobasso  , annunciava la sospensione dei ricoveri ordinari a decorrere dal 28 Giugno 2016 a causa della grave carenza di personale specialistico, Anestesisti - Rianimatori, dovuta al blocco del tur-over. Situazione singolare e preoccupante se si somma all'approvazione da parte del tavolo tecnico romano del Mef del Piano Straordinario Sanitario che rivede in forma strutturale l'assetto sanitario regionale con accorpamenti , riconversioni, tagli a reparti e servizi sanitari.La sospensione dei ricoveri ordinari all'Ospedale Cardarelli , desta non poca preoccupazione in tutta la popolazione regionale che afferisce per le cure sanitarie a tale Ospedale. L'Alto Molise e tutto l'entroterra molisana, dopo il lento ma continuo depauperamento dei reparti e servizi dell'Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, apprendono la notizia del blocco dei ricoveri ordinari all'Ospedale Cardarelli, con ulteriore preoccupazione e l'unica soluzione possibile appare la mobilità sanitaria verso altre regioni limitrofe o l'accesso alle cure verso il privato convenzionato regionale o privato puro. Duro e repentorio il commento politico del rappresentante regionale del M5S Antonio Federico che individua nella cattiva gestione politica degli ultimi anni le cause dell'attuale situazione sanitaria molisana:

"Da domani presso l'ospedale Cardarelli di Campobasso saranno sospesi i ricoveri ordinari. 
Cosa significa? Significa che se arrivi al pronto soccorso e stai rischiando la vita vieni preso in carico dall'ospedale, se invece devi fare un intervento programmato o devi fare un semplice ricovero dovrai aspettare. 
Cosa si deve aspettare? Si deve aspettare lo sblocco del turn over e quindi la possibilità di assumere nuovo personale sanitario e soprattutto nuovi anestesisti: il numero di anestesisti presenti nella nostra regione attualmente è sufficiente appena a tenere aperto un unico ospedale.
Di chi è la colpa? La colpa è della politica che, con logiche clientelari, di sprechi e campanilistiche, ci ha buttato negli ultimi dieci anni in una situazione critica con trecento milioni di euro di debiti e tasse ai massimi livelli.
Chi ci guadagna da questa situazione? Direttamente non ci guadagna nessuno, ma sicuramente la sanità pubblica perde ancora qualcosa in termini di servizi, lasciando maggiore spazio al privato che più agevolmente lavora in elezione rispetto all'emergenza.
Cosa si può fare? Pretendere dall'attuale classe politica tutta l'impegno a battere i pugni con forza ai Tavoli ministeriali di Roma, non solo per risolvere le criticità con gli erogatori privati, ma soprattutto per ribadire che la tutela della salute dei cittadini è un bene costituzionalmente riconosciuto superiore a qualsiasi spending review!"http://Antonio Federico

 

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