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"CRISI IN COMUNE, UNA LISTA CIVICA CON RINNOVARE"

Conferenza stampa del centrosinistra sulla caduta del sindaco Gelsomino De Vita. Il consigliere Cacciavillani apre all'altro gruppo di minoranza

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AGNONE - Sette anni di immobilismo nell’attività amministrativa, mancanza di progettualità, di dialogo e di collaborazione con i gruppi di minoranza, pessima gestione sui tagli all’ospedale San Francesco Caracciolo costati la chiusura del punto nascita. Questi i principali motivi che hanno spinto il gruppo ‘Nuovo Sogno Agnonese’ a staccare la spina alla maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Gelsomino De Vita. E’ quanto asserito in conferenza stampa dall’esponente del Pd Maurizio Cacciavillani (assenti il capo gruppo Michele Carosella e l’altro consigliere Daniele Saia), che al tempo stesso, ha accusato apertamente i cinque dissidenti che hanno contribuito a far cadere il primo cittadino. “Escludendo l’ultimo periodo, hanno le stesse responsabilità di De Vita” ha poi aggiunto Cacciavillani, il quale in previsione futura non esclude un accordo elettorale con l’altro gruppo di opposizione ‘Rinnovare’. “Con loro abbiamo condiviso l’esperienza politica di questi due anni – ha detto il coordinatore del circolo cittadino affiancato da Marco Mendozzi e Francesca Tagliamonte – sono due giovani che hanno gran voglia di fare per cercare di dare una sterzata alla stagnazione politica del territorio altomolisano. Sull’accordo in vista delle prossime elezioni possiamo parlarne. Ripeto: con loro si può aprire un tavolo di concertazione il quale potrebbe portare alla formazione di una forte lista civica. D’altronde, fatto che qualcuno dimentica, i nostri due gruppi rappresentano oltre il 50% delle preferenze degli agnonesi”. In seguito Cacciavillani non risparmia l’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli (Pdl). “Sulla vicenda dell’ospedale ha responsabilità maggiori rispetto De Vita. Farebbe bene a seguirlo e dimettersi”. E ancora Caracciolo il tema che ha tenuto banco durante l’incontro voluto con la stampa. “E’ inammissibile, inaccettabile – ha ripreso Cacciavillani – come De Vita e i suoi hanno inteso trattare la questione. Senza mai interpellarci, siamo stati noi delle minoranze a convocare due consigli straordinari – ha ricordato - si sono recati più volte a parlare con Iorio e Percopo, per fare cosa visti i risultati? Se solo si fosse dimesso sette mesi dando un segnale alla collettività, alle prossime comunali – si lascia sfuggire provocatoriamente - lo avrei votato anch’io”. Poi alla domanda su cosa avrebbero proposto per salvare la struttura sanitaria di frontiera, Cacciavillani ha replicato: “Bastava battersi su quella famosa legge regionale del 2005 che assegnava ad Agnone il 6% delle risorse regionali (legge successivamente abrogata nel 2008, ndr)”. E sull’assordante silenzio del coordinatore regionale del Pd, Danilo Leva che ha non proferito parola sulla caduta di un sindaco di centrodestra, cerca di sviare: “Malgrado non sia uscito con dichiarazioni ufficiali vi garantisco che siamo stati sempre in stretto contatto”. Infine sulla possibilità di vedere Michele Carosella ancora alla guida di una coalizione di centrosinistra alle prossime comunali, Cacciavillani ha concluso: “Innanzitutto speriamo si tengano a maggio, un anno di commissariamento sarebbe deleterio per Agnone. Carosella? Il suo ruolo sarà fondamentale, determinante”.
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