AGNONE - Il vento del Nordafrica è arrivato fino ad Agnone! Dopo la caduta dei dittatori arabi della Tunisia e dell’Egitto (Gheddafi della Libia al momento è ancora in forse), anche il nostro sindaco De Vita si è dimesso per la “rivolta” dei suoi cinque consiglieri della maggioranza a cui si sono uniti anche i consiglieri dell’opposizione. Dopo appena due anni e mezzo dal quasi plebiscito l’amministrazione è naufragata miseramente. L’Italia dei Valori non può che prenderne atto (visti i reiterati inviti fatti in precedenza) ma prende anche atto che la situazione agnonese è quasi al tracollo: non solo il “ridimensionamento” (leggi chiusura) del “Caracciolo” ma anche la riduzione delle classi scolastiche, il taglio drastico dei trasporti pubblici, la cassa integrazione delle fabbriche, l’imminente chiusura a giorni alterni della distribuzione postale e chissà quanto altro ancora. Nessuna obiezione è stata sollevata dall’Amministrazione comunale e niente è stato fatto per, quantomeno, attenuare tale stato di cose. Ha assistito passivamente agli eventi che hanno investito la comunità agnonese. L’ Italia dei Valori ritiene che sia giunto il momento del risveglio delle coscienze per troppo tempo assopite per cacciare la malapolitica: tutti i cittadini sia da soli che nelle associazioni e nei partiti debbono riprendersi il loro destino perchè “è giunto il momento di pensare a ciò che siamo e a ciò che vogliamo”. Le prossime elezioni non saranno un semplice atto amministrativo ma indicheranno se Agnone avrà un futuro per i prossimi anni a venire senza soggiacere a pseudo-giochi di potere che hanno distrutto il tessuto civile e sociale di questa comunità.