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Poste chiuse, il sindaco De Vita: "I disagi dureranno solo per qualche giorno"

Il primo cittadino di Bagnoli rassicura i cittadini, ha già una soluzione pronta

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BAGNOLI DEL TRIGNO - Poste chiuse, dunque, già da qualche giorno, ma l'amministrazione comunale assicura che i disagi per i residenti dureranno poco, pochissimo. E' il sindaco di Bagnoli del Trigno, Lello De Vita, a confermarlo: "Purtroppo la notizia è vera, l'ufficio postale ha ricevuto uno fratto esecutivo e da qualche giorno il paese è senza servizio. Stiamo già provvedendo a trovare soluzioni per ridurre al minimo i disagi. Sono in costante contatto con i vertici di Poste Italiane responsabili per competenza territoriale. Come amministrazione comunale abbiamo già messo a disposizione un nuovo stabile. Entro qualche mese, dopo gli adeguamenti alle necessità di un ufficio postale, il servizio sarà ripristinato in tutte le sue funzionalità, almeno questo mi hanno assicurato dalle Poste". La struttura individuata e messa a disposizione dal Comune è uno stabile che sorge a poche decine di metri dalla vecchia sede dell'ufficio, a due passi dal Municipio. Si tratta dell'ex ambulatorio comunale, dunque una struttura accessoriata e attrezzata, già abitabile e funzionale, dotata di tutti i servizi. "Ci sono tutti gli impianti e tutte le strutture, compreso un bagno per disabili. - continua il primo cittadino - Circa centoquindici metri quadrati, senza barriere architettoniche, dunque una sede forse pi— idonea della precedente". I tempi tecnici per il trasloco dei servizi postali si aggirano intorno ai due mesi. E intanto? "Per l'immediato, - aggiunge Lello De Vita - le Poste mi hanno assicurato che invieranno in paese un ufficio mobile, un furgone attrezzato con tutto il necessario. Dovrebbe essere operativo nell'arco temporare di qualche giorno, al massimo qualche settimana, mi hanno assicurato dalle Poste, giusto il tempo di accessoriare l'ufficio mobile di tutte le connesioni internet per offrire i normali servizi informatizzati. Ciò che mi preme sottolineare, - spiega il sindaco - è che non si tratta dell'applicazione di una politica di 'tagli' ai servizi. Nessun ridimensionamento, o peggio soppressione dell'ufficio postale, ma un semplice disguido dovuto ad un mancato accordo, cui è seguito uno sfratto esecutivo, tra il proprietario dell'immobile che ospitava l'ufficio e Poste Italiane".
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