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Dal Quotidiano Sanità del 1 Agosto:L’inchiesta/1. Ospedali. Cancellati quasi 45 mila posti letto. Pronto Soccorso al collasso

Hanno diminuito i posti letto nel privato mentre tutte le altre realtà locali hanno incrementato il ricorso al privato accreditato con picchi di maggiorazione di oltre il 50% in Liguria, Abruzzo, Molise, Basilicata.

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L’inchiesta/1. Ospedali. Cancellati quasi 45 mila posti letto. Pronto Soccorso al collasso

Tra il 2000 e il 2009 tagliato il 15% dei posti letto ospedalieri, soprattutto nel pubblico. L’Italia sotto la media europea. I tagli maggiori in Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Puglia con riduzioni superiori al 20%. Nel pubblico tagliati più del triplo dei letti rispetto al privatohttp://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=7438.

 

14 FEB - “Abbiamo troppi posti letto”. E’ stato questo per anni il leit motiv che ha ispirato le politiche sanitarie italiane in nome del risparmio e della razionalizzazione della rete sanitaria nazionale, considerata troppo “ospedalocentrica”. Il risultato è stata una riduzione costante e progressiva dei posti letto ospedalieri, soprattutto di quelli per acuti.
 
In tutto quasi 45 mila posti letto tagliati dal 2000 al 2009, pari al 15,1% del totale con un rapporto posti letto abitanti passato dal 5,1 ogni mille abitanti di 12 anni fa, al 4,2 attuale (di cui 3,6 per mille dei letti per acuti e 0,6 per mille per le lungodegenze).
 
I numeri, elaborati da Quotidiano Sanità dagli Annuari statistici del Ssn del Ministero della Salute, indicano un netto calo dei posti letto soprattutto nel pubblico. A livello medio nazionale si registra infatti un ridimensionamento dei posti pubblici del 17,2%, pari a più di tre volte quello intervenuto nel privato, dove i tagli hanno riguardato solo il 5,3% dei letti di case di cura private accreditate.

I tagli maggiori in Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Puglia con riduzioni superiori al 20%. I tagli più modesti in Campania e Abruzzo (che, come per quasi tutto il meridione, partivano però da una realtà ospedaliera già sottodimensionata rispetto al centro-nord). Hanno evitato i tagli solo Molise e Valle d’Aosta, dove c’è stato addirittura un incremento dei posti letto ospedalieri.

La politica del ridimensionamento dei posti letto doveva essere accompagnata da una parallela crescita dei servizi territoriali che però stenta tuttora a realizzarsi in molte Regioni italiane........http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=7438.

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