AGNONE - Amedeo Chiantese, in molti la danno come possibile capolista a sindaco alle prossime elezioni comunali che molto probabilmente si svolgeranno a maggio.
“Sono lusingato, ma oggi per il bene della cittadinanza bisogna andare oltre quelli che sono i personalismi. Agnone e l’intero territorio altomolisano hanno bisogno di persone capaci e soprattutto di giovani che hanno voglia di dare un contributo valido a questa area”.
L’ex sindaco Gelsomino De Vita, all’indomani della sua caduta, vi ha accusato pubblicamente di portare avanti interessi esclusivamente personali. Cosa replicate?
“Sono menzogne messe in giro artatamente per cercare di screditarci agli occhi della gente. Sfidiamo De Vita a produrre documenti che possano provare quanto ammesso. Anche volendo appoggiare le sue congetture come si fa a spiegare il fatto che noi abbiamo rinunciato a poltrone importanti in Giunta e in consiglio mentre lui, pur di restare al suo posto, ha offerto al gruppo di centrosinistra mari e monti?”
Dunque, confermate che avete deciso di far cadere l’amministrazione De Vita in merito alla gestione del Caracciolo?
“Proprio così. Ma non solo, perché in due anni il primo cittadino è rimasto sordo a tutte quelle che sono state le nostre proposte in merito a trasporti, scuole, sociale, fonti rinnovabili e turismo”.
Restiamo nell’ambito della sanità pubblica. Durante il consiglio comunale del 7 aprile scorso voi avete avvalorato la proposta fatta dalla Regione Molise in merito ai tagli.
“E’ vero, ma allora si parlava di ridimensionamento e non di riconversione, vicenda la quale ci ha scosso e successivamente ci ha spinto a fare una attenta riflessione sfociata con la sfiducia a De Vita, un sindaco incapace di portare avanti quelle che erano le istanze della popolazione”.
In una sola parola come giudichereste De Vita?
“Un accentratore”.
Non potete esimervi dal giudicare l’operato del Governatore Michele Iorio.
“La nostra posizione nei suoi confronti resta critica almeno fino a quando non vedremo fatti concreti per il Molise altissimo”.
E come vi ponete nei confronti dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli?
“Dipenderà solo ed esclusivamente da lui, dipenderà dalle proposte che sarà in grado di fornire in ambito regionale”
Restate dell’avviso che per salvare l’ospedale occorrerà un intervento pubblico – privato?
“Noi, a differenza degli altri, ci stiamo già lavorando”.
Come giudicate l’approvazione dello statuto regionale che porterà ad un aumento dei consiglieri regionali con un maggiore aggravio della spesa pubblica.
“Semplicemente scandaloso. Sono soldi che potevano essere impiegati per le aree interne, a questo punto saremo i primi a firmare un eventuale referendum per l’abrogazione di questa schifezza”.
Per quanto riguarda le prossime comunali è possibile immaginare una lista trasversale?
“Il nostro sogno resta quello di fare una forte lista civica capace di portare avanti quattro o cinque punti fondamentali. A riguardo intenderemo coinvolgere i tanti universatari agnonesi sparsi per il Paese, a questo punto anche loro devono assumersi le proprie responsabilità. Agnone, oggi come non mai, ha bisogno del contributo di tutti”.
Queste le risposte fornite durante la conferenza stampa dei cinque dissidenti: Amedeo Chiantese, Roberto Amicone, Giovanni Labbate, Nino Casciano e Armando Li Quadri.