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Assemblea del Cittadino c'è: Ospedale Caracciolo di Agnone, una scatola vuota che va necessariamente riempita

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 Oggi si è tenuta l’annunciata assemblea del comitato civico agnonese Il Cittadino c’è. All’ordine del giorno uno degli argomenti che sta più a cuore ai cittadini agnonesi: la sanità pubblica, l’ospedale San Francesco Caracciolo. Ospedale storico dell’Alto Molise e Alto vastese, un tempo fiore all’occhiello della sanità molisana ma ad oggi bella scatola vuota che vive come un nobile decaduto.

Negli anni l’ospedale agnonese è stato oggetto di tagli verticali a reparti, posti letto e servizi per oggettive difficoltà economiche della regione Molise, che nonostante i tagli nella sanità pubblica e una pesante riorganizzazione della rete ospedaliera, in parte già attuata, continua ad essere una delle regioni italiane prime classificate per i conti in rosso vivo. La sanità privata convenzionata di contro non ha subito ridimensionamenti.

 Il riconoscimento di Ospedale di area disagiata nell’accordo stato- regioni contenuto nell’approvazione del Pos in ogni caso ancora non dà nei fatti alcuna garanzia all’ospedale Caracciolo di efficienza ed efficacia in caso di necessità di cure immediate.

 Il Cittadino c’è, comitato civico storico agnonese che da sempre, e insieme all'ex amministrazione comunale, si batte in difesa dell’Ospedale Caracciolo, ha chiamato a raccolta i cittadini e le istituzioni affinchè  il riconoscimento sulla carta dell’ospedale Caracciolo come ospedale di area disagiata diventi realtà e si riempia di contenuti validi.

 All’assemblea hanno risposto in parte i cittadini ma le istituzioni agnonesi erano ben rappresentate dal sindaco Lorenzo Marcovecchio, dall’ Assessore alla Sanita del Comune di Agnone, il Vicesindaco, gran parte della giunta e le forze di opposizione.

Il sindaco, l’assessore alla sanità comunale si sono detti d’accordo ad affrontare battaglie a tutti i livelli istituzionali, coordinandosi e raccordandosi con i sindaci dell’Alto Molise e l’alto Vastese in difesa dell’ospedale.

Molte proposte sono state fatte su come il Caracciolo dovrebbe funzionare a pieno regime, non ultima e interessante proposta quella del Dottor di Nucci, Dirigente di II livello del Caracciolo che concretamente ha descritto come un ospedale di area disagiata dovrebbe funzionare. La sua proposta,concreta e senza troppi voli pindarici come la realtà odierna impone, si basa su un servizio di emergenza efficiente con organico specializzato e proprio, la possibilità di ricoveri veri e per patologie comuni in particolare quelle relative agli anziani, un rafforzamento della rete sanitaria territoriale, estendendo gli orari e le prestazioni sanitarie dell’assistenza domiciliare che avrebbe molteplici scopi non ultimo la riconversione del personale in eccesso.

Il Cittadino c’è ha invitato i cittadini, le istituzioni all’assemblea generale dei comitati civici di tutta Italia che tra prese di posizioni diverse, spaccature e ricuciture, divergenze e convergenze, sono riusciti ad elaborale un documento unitario da portare a Roma il giorno 20 settembre. Partecipare e' d'obbligo se si vuole mantenere un servizio di prima necessità ad Agnone, perche' i riconoscimenti, seppur piccoli,  sulla carta, in Italia spesso rimangono sulla carta.

 

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