ISERNIA - Ho già espresso un giudizio sull’argomento, nel mio intervento del 27 gennaio scorso dal titolo ”Regione Molise: con il nuovo Statuto si è superato il limite!”
In questi giorni vedo che 8 (otto) Consiglieri Regionali aderiscono all’invito mio e di tanti cittadini molisani e, senza esitazione, firmano l’indizione del referendum per l’abrogazione dello statuto regionale recentemente approvato.
Di questo vanno pubblicamente ringraziati per aver, così, evitato una preliminare raccolta di firme che sicuramente avrebbe ritardato l’iter previsto dalla legge.
L’evento è positivo per una serie di ragioni; io, però, voglio solo rimarcare che l’ istituto referendario, a livello regionale, sarà il primo (salvo sorprese!) per il Molise e per tale ragione considero positivo l’approccio di una popolazione a decidere, o, quanto meno ad essere partecipe, su problematiche di ordine generale e di vitale importanza per la Regione stessa.
Non è poco per la nostra Regione ove decisioni di largo impatto sociale spesso e forse volentieri vengono prese nelle cosiddette “stanze del potere” e senza quel coinvolgimento necessario e utile da parte di chi (cittadini) in sostanza sono i diretti fruitori.
Detto questo non posso che esprimere il mio disaccordo su chi, oggi, dopo la firma dei 8 Consiglieri comincia ad avventurarsi in ragionamenti avventati e poco rispettosi delle regole democratiche asserendo che il referendum che sarà indetto: è uno spreco di denaro pubblico, non risolverà nulla, sarà qua, sarà là e bla, bla, bla!
E’ ancora più grave, secondo il mio modesto parere,che tali affermazioni provengono dai Vertici Istituzionali della Regione Molise, forse dimenticandosi che l’istituto referendario è sancito dalla Costituzione, dallo stesso Statuto regionale e dalla legge regionale n.36/1995 e che è , quindi, uno strumento costituzionalmente garantito e non può essere tacciato, da chi ha, appunto, Responsabilità di tale livello, come : “ uno spreco di denaro pubblico , lo stesso costerà 2 milioni di euro , etc., etc.”.
Io dico, ma come, se si tratta ( in questo caso del referendum) di impiegare risorse pubbliche per fini nobili ci si scandalizza e poi , Lor Signori, non guardano e non prendono provvedimenti su quello che è veramente un vero scandalo e cioè le ingenti somme che la Regione Molise (appena 300 abitanti!) tira fuori per indennità varie, consulenze, etc.-
Se è vero, e non ho motivo per dubitare, quello riportato in uno studio fatto dalla UIL, per singola Regione, è da mettersi le mani nei capelli!
Pensate che la Regione Molise , come rilevasi da tale studio, nel decorso anno 2010, ha impegnato la bellezza di 30 milioni di euro per il funzionamento Consiglio e Giunta!.
Per approfondimenti, consiglio di leggere il pezzo “ Spese della politica………..e io pago” del giornalista Francesco Bottone, pubblicato su” Altomolise.net” del 27/2/2011.
Ed allora che facciamo guardiamo “ la pagliuzza” ora che dobbiamo fare il Primo Referendum nella Regione Molise!
Almeno , e non pensiate che la mia sia una banalità, quei 2 milioni di euro andrebbero a vantaggio di molti giovani e/o persone da nominare Presidenti e Segretari di seggio e di altri soggetti coinvolti (tipografie ,etc.).
Che dite, non è poca cosa rispetto alle spese fisse della “ casta” ?
Facciamolo questo Referendum, diamo voce ai cittadini, e vediamo, Sig.Presidente del Consiglio Regionale Picciano, di farlo coincidere con i Referendum Popolari nazionali che dovrebbero tenersi a Giugno, così si andrebbe anche ad un consistente risparmio per Sua buona pace e per quella di tanti altri rappresentanti del popolo che, poveretti, sono preoccupati per i costi di tale iniziativa.