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Mauro: Chi oggi ha sfiduciato De VIta portò il Comune di Agnone al dissesto

Caustico intervento del consigliere regionale che attacca i dissidenti

redazione
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AGNONE - Interviene sulla vicenda politica agnonese il consigliere regionale Raffaele Mauro, già presidente della Provincia di Isernia. "Conosco l’ex Sindaco di Agnone De Vita da tempo. Quando fu eletto la prima volta ereditò un comune in pieno dissesto finanziario. Chiunque al suo posto avrebbe dichiarato “default”. Eppure lui , con tenacia, non solo ha evitato il commissariamento dell’ente ma ne ha risanato il bilancio. E nel contempo ha fatto “ il pazzo “ ed il “ rompiscatole “ ovunque potesse per portare ad Agnone finanziamenti ed utilità. Del politico tradizionale e del relativo stereotipo ne ha poco o nulla e, complicazione nelle complicazioni , si è visto in ultimo calare addosso il ridimensionamento dell’ospedale legato alle difficoltà in cui versa la finanza pubblica regionale e nazionale. Credo che nessuno possa mettere in dubbio la sua onestà, la sua umanità e le sue capacità. Insomma Nino De Vita e quel che si può dire un buon politico ed un buon amministratore, tra l’altro a costo zero, avendo lui per anni rinunziato all’indennità di sindaco. E che fine ha fatto ? E’ stato sfiduciato da parte di alcuni dei suoi per ragioni che oggettivamente non comprendo e che sicuramente non mi sembra ,ragionevolmente e realisticamente , possano essere quelle che ho letto sui giornali. Ed ironia della sorte tra quelli che l’hanno sfiduciato vi è qualcuno che già ebbe responsabilità amministrative in quella precedente amministrazione che lasciò il comune in dissesto. Se applicassimo , coerentemente, a De Vita gli stessi parametri di valutazione che si è ormai soliti usare nel confronto mediatico e non per i fatti che riempiono le pagine della cronaca politica regionale e locale ; e se questo metro di valutazione effettivamente rappresentasse il vero sentire comune allora c’è da aspettarsi che a breve Nino De Vita sarà rieletto a furor di popolo. In verità forse ciò non accadrà del tutto e non perché Nino non lo meriti ma semplicemente perché oggi si è pieni di cineserie e quantunque al mercato sia sempre più difficile distinguere l’autentico dal taroccato comunque la gente compra".
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