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DISSIDENTI? NO, GRAZIE: SIAMO SOLO RAGIONEVOLI

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AGNONE. Vorrei iniziare il mio intervento riportando testualmente le parole dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli all’inizio di febbraio. In una intervista l’assessore riferendosi alla questione sanità dichiarava testualmente che “i cittadini di Agnone non possono essere presi per i fondelli”. È scontato contestualizzare che tale dichiarazione si riferisse alla situazione in cui versava l’ospedale Caracciolo, ed è inutile ribadire a quali conclusioni si è giunti nel senso peggiorativo (vedi Laboratorio Analisi, tanto per citare un ultimissimo esempio). Inoltre, prendendo spunto da uno degli obiettivi delle politiche sociali di questa amministrazione, ovvero, la salvaguardia del Caracciolo, tra l'altro incluso nel programma elettorale, è mio interesse e di tutti coloro eletti nella lista dell’ex sindaco, che hanno sancito la decadenza dell’Amministrazione, contestualizzare il nostro gesto alla luce delle continue parole e promesse non mantenute. Quindi ribadiamo che la natura del gesto sia esclusivamente da riportare alla situazione attuale in cui si trova la struttura sanitaria di frontiera. Non è alcun affronto personale al dott. Gelsominio De Vita né tanto meno per dar spazio a nuovi personalismi interni ai “dissidenti”. Ritengo che sia arrivato il momento ed il luogo adatto per riportare una corretta attenzione alle attività cardini di una giusta e sana politica territoriale, perché non dobbiamo mai dimenticare che è il Territorio con tutti i suoi attori (cittadini, imprese e il settore sociale) a rappresentare il primo interlocutore di un buon politico. Anche e soprattutto adesso, e mi rivolgo in particolare alle coalizioni di minoranza, che il nostro sforzo sia rivolto non ad accendere dibattiti elettorali basati su personalismi o su decisioni passate, ma fondare su nuove programmazioni politiche che possano andare a soddisfare le esigenze dei cittadini di Agnone e di tutto l’Alto Molise. Secondo il mio modesto avviso è proprio questo aspetto la vera forza che potrà unirci in programmazioni comuni ed efficienti; ponendo l’attenzione allo sviluppo ed al ripristino dei servizi di base che una cittadina come Agnone deve pretendere. Questo lo dobbiamo alla cittadinanza, per rispetto delle istituzioni, alle nostre famiglie e alle nuove generazioni che hanno lo stesso diritto di tutti noi di poter scegliere di vivere in una territorio efficiente, attivo e vivo. Non vorrei sembrare retorico o patetico, ma Agnone non deve morire, bensì rinascere. Infine è sotto gli occhi di tutti che il nostro gruppo poteva restare seduto sulle poltrone (avevamo tre assessorati), al contrario, considerata l’attuale situazione creatasi (vicenda Caracciolo), per rispetto degli elettori abbiamo inteso fare un passo indietro e dare un forte segnale alla collettività. In previsione futura smentisco categoricamente e, saranno i fatti a confermarlo, che tutto ciò è stato messo in campo non per velleità personali bensì per il bene della collettività. Mi riferisco alla candidatura di Amedeo Chiantese a sindaco, non è affatto vero, anzi oggi posso dire con estrema certezza che lo stesso sulla vicenda è indietreggiato non una ma due volte mettendo in forse la sua candidatura a semplice consigliere. Sicuri che il gesto fatto di comune accordo con i gruppi di minoranza possa servire a svegliare le coscienze vogliamo dire basta a chi continua a prendere per i fondelli la nostra gente che merita Rispetto. Giovanni Labbate ex consigliere di maggioranza
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