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Piluso: Il Caracciolo va difeso perché ospedale di frontiera

L'impegno del sindaco di Schiavi di Abruzzo in difesa dell'ospedale di Agnone

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SCHIAVI DI ABRUZZO - Piluso in trincea in difesa dell’ospedale di Agnone. Anche il primo cittadino di Schiavi di Abruzzo ha preso parte, sabato pomeriggio, alla riunione del comitato “Articolo 32” ad Agnone in difesa dell’ospedale “Caracciolo”. Il primo cittadino di Schiavi, unico sindaco dell’Alto Vastese ad aver partecipato all’importante appuntamento agnonese, ha preso la parola e ha speso apprezzate parole in difesa del nosocomio cittadino. «Il “Caracciolo” va difeso in ogni sede, - ha spiegato il sindaco Piluso - perché è davvero un ospedale di frontiera». Il riferimento è stato alla particolare posizione del nosocomio agnonese, a cavallo tra due regioni e tre province, e che infatti raccoglie un bacino di utenza che spazia dall’Alto Vastese alla zona del Sangro, oltre ovviamente all’Alto Molise. Già in sede di consiglio comunale il sindaco Piluso ha portato un ordine del giorno contro la logica dei tagli, approvato nei mesi scorsi a maggioranza. Il sindaco, nel sottolineare l’importanza del “Caracciolo” anche per i comuni del Vastese interno, ha fatto riferimento alla popolazione anziana che abita nei centri montani e che sente ancor di più i disagi derivanti dai tagli alla struttura agnonese.
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