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Novantasettenne esasperato: da quattro mesi attende i cateteri della Asl

Intoppi burocratici tra la Asl di Vasto e quella di Roma dilatano i tempi

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SCHIAVI DI ABRUZZO - E mentre sembra essere scongiurato il pericolo tagli per il distretto sanitario di base di Castiglione, e che addirittura sarà attivato, a breve, il tanto atteso servizio del 118, un vero e proprio “caso” coinvolge la Asl di Vasto. La notizia è questa: da oltre quattro mesi un novantasettenne residente a Schiavi di Abruzzo è in attesa di presidi sanitari per incontinenti. Il paziente, anche volendo tralasciare l’età, ha una richiesta di cateteri e sacche firmata da uno specialista urologo, ma ad oggi, dopo oltre quattro mesi dall’inoltro della domanda alla Asl, non è ancora riuscito ad ottenere ciò che è un suo diritto. Il problema ha un nome solo: burocrazia. L’intoppo, infatti, nasce dal fatto che l’anziano è residente a Schiavi di Abruzzo, ma momentaneamente domiciliato a Roma. Vive nella città eterna a casa dei familiari che gli prestano la dovuta ed amorevole assistenza. I parenti del novantasettenne hanno fatto regolare richiesta alla Asl per avere pannoloni, catateri e sacche. Le cose, se tutto funzionasse, dovrebbero andare così: la Asl di Roma dovrebbe concedere il materiale richiesto per poi rifarsi, economicamente, sulla Asl abruzzese. Semplicissimo. Sembra però che per via di un fax non funzionante o di qualche altro problema di comunicazione tra le due Asl, la pratica sia bloccata, addirittura dal 23 novembre del 2010. Ad oggi i parenti dell’anziano acquistano in farmacia, a Roma, pagandoli di tasca propria, cateteri e altro materiale, mentre per i pannoloni (i famosi presidi per incontinenti, ndr) uno dei nipoti fa la spola tra l’Abruzzo e il Lazio rifornendosi direttamente presso il distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino. Si tratterà anche di una spesa di poco conto, ma è pur sempre un diritto che viene negato ad un paziente, per di più di novantasette anni. Un caso eclatante di lentezza burocratica che ridicolizza chi, in Regione o sul territorio, si riempie la bocca di servizi ed efficienza. Una questione di cui dovrebbe interessarsi, anche in tempi stretti, il dirigente del distretto sanitario di Vasto, Alfonso Candeloro, e la Asl più in generale.
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