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Chi deve trovare le soluzioni per la Casa di Riposo di San Bernardino?

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Interessante dichiarazione  di Maurizio Cacciavillani che a nome del gruppo politico Nuovo Sogno Agnonese, ribadisce la necessità di una convocazione urgente, monotematica, aperta alla cittadinanza di una seduta del Consiglio Comunale di Agnone  in merito alle note vicende della Casa di Riposo di San Bernardino che rischia la chiusura per carenze strutturali .

Questa volta pero' dichiara che   " tutti i gruppi di minoranza del comune di agnone hanno deciso di presentare formale richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 39, comma 2, del D.Lgs. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali – TUEL) recepito nello Statuto del Comune di Agnone all’art. 25, comma 2, che così recita testualmente: “Esso è convocato su richiesta di un quinto dei consiglieri in carica. In quest'ultimo caso l'adunanza deve essere tenuta entro venti giorni dalla data in cui è pervenuta la richiesta, con l'inserimento all'ordine del giorno delle questioni proposte”.

E continua "Circa dieci giorni fa il gruppo politico Nuovo Sogno Agnonese aveva proposto al Sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio di aprire una discussione pubblica per cercare tutte le possibili soluzione per salvare la casa di riposo di San Bernardino attraverso la convocazione di un Consiglio Comunale Aperto. Ad oggi non c’è stata nessuna risposta da parte sua se non una dichiarazione giornalistica di totale chiusura a tale evenienza"

 La vicenda della casa di riposo di San Bernardino va avanti oramai da anni, la struttura dichiarata dagli organi competenti carente a livello strutturale, dopo proroghe e rinvii e con l'entrata in vigore del regolamento regionale del 27, febbraio  2015 "Riordino del sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali',e' arrivata al capolinea , nel senso che non essendo la struttura stata adeguata alle nuove norme nei tempi previsti dalla legge,che ne prevede gli standard organizzativi, funzionali e strutturali dei servizi, il tempo e' scaduto.

La domanda che si pone "chi deve adeguare la struttura ed altre strutture similari ai nuovi standard organizzativi, strutturali ,funzionali? Chi deve  finanziare il progetto di ristrutturazione?"

Pochi giorni fa si e' tenuta una riunione tecnica, presso la Prefettura di Isernia alla quale  hanno partecipato una moltitudine di rappresentanti istituzionali,dell'amministrazione comunale di Agnone,ìl sindaco Lorenzo Marcovecchio, della curia, dei vigili del fuoco, il prefetto Guida,il responsabile della cooperativa che gestisce la casa di riposo,  per cercare una soluzione che impedisca la chiusura di questa antica struttura che ospita ben 45 anziani fragili e occupa 16 lavoratori.

Da quello che si legge in giro, perchè l'attuale amministrazione non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ad  Altomolise.net che ha contattato telefonicamente l'Assessore alle Politiche Sociali Giovanna Gigliozzi nel merito, ma l'assessore era occupata in una  importante riunione,e' stata concessa una ulteriore proroga di cinque mesi per reperire i fondi necessari e mettere a norma la struttura, i fondi necessari sono di circa 150 mila euro. Se la cifra occorrente per ristrutturare San Bernardino e' realmente questa , e' una cifra sostanzialmente irrisoria per i costi della politica e fra tutti i soggetti interessati sembra impossibile non poterla reperire!

Molte e di molti sarebbero le responsabilità se San Bernardino chiudesse ,ma la responsabilità più grande se la dovrebbero  accollare la politica e i politici perchè chi  doveva e deve trovare una soluzione al problema non piccolo , per le implicazioni socio assistenziali che deriverebbero da una eventuale chiusura,  è un problema squisitamente di natura politica.

 La domanda che si pone e' sempre la stessa: A che servono e a chi servono  i politici e la politica a tutti i livelli istituzionali, se non risolvono i problemi alle fasce di popolazione più  fragili e per  scelte politiche non fatte le rendono ancora piu fragili?

Ben venga un consiglio comunale urgente, monotematico, aperto se serve a qualcosa. Non vorremmo mai pensare che i cinque mesi servono semplicemente per dismettere gradualmente la casa di riposo.

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