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Trasporti, autobus soppresso per Isernia scoppia l'ira dei pendolari

Tagliata la corsa delle 7. I viaggiatori: con un unico pullman costretti a stare in piedi

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AGNONE. Non solo un tragitto più lungo, causa i lavori che interessano alcune gallerie lungo la statale 650, ma soprattutto autobus di linea soppressi dal primo aprile scorso. Monta la protesta dei pendolari altomolisani che quotidianamente si recano nel capoluogo di provincia. A far saltare la cosiddetta bussola a lavoratori e studenti l’ultima decisione presa dall’assessorato ai Trasporti della Regione Molise di cancellare uno dei due pullman di linea che partiva da Agnone per Isernia (passando per Carovilli) alle 7 di mattina. Ebbene la risultante è che oggi giorno l’unico autobus in partenza alle 6,55 da Agnone per Isernia è stracolmo di persone che il più delle volte devono “arrangiarsi” a stare in piedi per un tragitto che sfiora l’ora di viaggio. Un problema acuitosi anche con la soppressione di alcuni servizi all’ospedale “San Francesco Caracciolo” che di fatto ha costretto l’utenza a rivolgersi alle strutture sanitarie di Isernia e di Pozzilli. Come se non bastasse c’è da considerare la coincidenza di Staffoli dove sull’autobus in questione salgono numerosi pendolari che giungono da Capracotta. Apriti cielo! Perché se prima i numerosi lavoratori e studenti venivano diluiti su due autobus, adesso sono costretti a viaggiare in condizioni disagiate su uno solo. “E’ diventata orami una situazione intollerabile – ammettono alcuni viaggiatori – è impensabile che la Regione Molise quando si parla di tagli penalizzi solo e sempre le aree interne già afflitte da ridimensionamenti nel settore terziario. A questo punto per dimostrare che il nostro non è un piagnisteo invitiamo l’assessore ai Trasporti della Regione Molise ad affrontare con noi il viaggio sull’autobus in questione. Al contempo – proseguono – chiediamo l’immediato ripristino dell’autobus che partiva da Agnone alle ore 7 oltre a quello delle 6,55”. Ad intervenire sul caso anche l’ex sindaco di Capracotta, Pasquale Di Nucci che nei giorni scorsi ha invitato una email all’assessore ai Trasporti, Luigi Velardi senza però ricevere alcuna risposta. “Chiedo se nella stesura del nuovo piano si è tenuto conto del numero di abbonati che viaggia sulla tratta in questione – si legge nella email -. Tuttavia, pur volendo immaginare di si, devo ammettere l’esatto contrario visto che a Staffoli,, dove quotidianamente prendo il pullman per Isernia numerosi abbonati provenienti da Agnone sono già in piedi per mancanza di posti a sedere. In un paese democratico – prosegue l’ex primo cittadino – non era forse opportuno dare spazio alle osservazioni dei pendolari e poi decidere? No, visti i fatti, i cittadini dell’alto Molise non hanno diritti ma solo doveri, mentre si accontenta chi abbaia di più”. Infine, conclude Di Nucci, sul “sito della Regione Molise Ente concessore del trasporto pubblico locale su gomma gli orari e le variazioni delle corse non esistono (forse se si variano le corse non sarebbe buon costume produrre un atto o al contrario decide chi si alza per primo la mattina?)”.
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