AGNONE - Bisognerà attendere quattro mesi per la completa soppressione delle mini-province con meno di 220mila abitanti e la delineazione delle aree delle nuove circoscrizioni. È quanto emerge dal testo definitivo del decreto legge della manovra che, all’articolo 5 stabilisce che "sono soppresse le province la cui popolazione residente risulti, sulla base delle rilevazioni dell’Istat al 1 gennaio 2009, inferiore a 220 mila abitanti". Le norme danno facoltà ai Comuni interessati dai tagli, entro 60 giorni, di scegliere la nuova Provincia tra quelle non soppresse della propria Regione e prevede 120 giorni prima che un decreto del presidente del Consiglio arrivi "alla nuova determinazione delle circoscrizioni provinciali".
E mentre impazza il dibattito, con la notizia della soppressione della Provincia di Isernia e delle altre 'piccole' province che sarebbe già stata smentita, vanno avanti ad Agnone e nell'Alto Molise le iniziative tese a rilanciare la proposta di un'annessione all'Abruzzo. L'associazione "MAJELLA MADRE", proprio per la "promozione dell’unità dell’Abruzzo-Molise" ha convocato una riunione di fondazione in programma per sabato 12 giugno, alle ore 17, presso la sala della biblioteca comunale di Agnone. Tra gli ospiti che hanno già dato la propria adesione Nicola Mastronardi, sul tema "Agnone e il Molise nella storia degli Abruzzi"; Enzo Delli Quadri, sul tema "Dall’ARAM a Facebook. Storia di un’idea"; Sergio Sammartino, sul tema "La situazione attuale: cosa vogliamo; cosa possiamo". E' previsto inoltre il saluto di Eugenio Riccio, già Deputato al Parlamento, di Franco Valente, architetto venafrano e storico del costume, archeologo, saggista e di Domenico di Lisa, sindaco di Roccavivara, già Consigliere regionale del Molise.
Spiega il professor Sammartino, su Facebook: "Majella Madre si porrà anzitutto come stimolo culturale a moltiplicare i contatti tra le due regioni sorelle (Abruzzo e Molise, ndr). Dovrà inoltre diffondere informazioni e riflessioni sulla necessità della riunificazione. Infine, quando saremo abbastanza forti sull'intero territorio, provocheremo i referendum".