"Abbiamo evitato il rischio – spiega il presidente –, di vederci riconosciuta un'assegnazione inferiore a quella dello scorso anno, circa 5,9 milioni, anche a fronte dell'incremento generale dello Fondo stesso".
"Le ragioni, che per primi come Molise abbiamo rappresentato, sostenuti poi dalle altre Regioni non valorizzate in sede di riparto, ci hanno consentito, nonostante la previsione di un quadro negativo, di colmare non solo il differenziale rispetto all'anno scorso, ma addirittura di portare a casa un ulteriore incremento di 1,7 milioni di euro: è davvero un risultato importante", rimarca Frattura.
"La Conferenza – prosegue –, è giusto evidenziarlo, ha accolto anche l'istanza che abbiamo avanzato di prevedere, dal prossimo anno, l'utilizzo di nuovi e aggiuntivi criteri per il riparto delle risorse del Fondo sanitario, quali gli indici di anzianità , la minore densità demografica e altri indicatori epidemiologici specifici che concretamente rappresentano i nostri contesti socioeconomici".
"A questo – ancora il presidente –, aggiungiamo anche la conferma, manifestata da tutte le Regioni, del contributo di solidarietà pari a 18 milioni di euro per l'anno 2017".
Infine, Frattura ha richiesto di tener conto nel riparto delle risorse del Fondo sanitario, sempre dai prossimi anni, dell'impatto economico della presenza nel territorio regionale dell'Ircss privato a carattere nazionale, il Neuromed di Pozzilli, perché "per le sue dimensioni e specialità e per la sua attività ospedaliera e di specialistica svolta anche a beneficio degli assistiti delle altre Regioni, non può essere solo ed esclusivamente a carico delle risorse assegnate al Molise".
Sempre nella giornata di oggi, giovedì 23 febbraio, il presidente della Regione ha incontrato a Roma il rettore dell'Università La Sapienza, il professor Eugenio Gaudio.
"Con il magnifico rettore Gaudio – riferisce –, abbiamo individuato le ragioni per consolidare e rafforzare l'impegno reciproco a programmare e attuare corsi di laurea per le professioni sanitarie con particolare riferimento alla sede di Isernia dove continuerà a essere attivo il corso di laurea per le professioni infermieristiche e saranno valutate eventuali offerte formative legate alle esigenze del nostro territorio. Condivisa da entrambi la necessità di implementare la formazione rivolta ai professionisti sanitari".
"La sede universitaria di Isernia è un investimento formativo per una rinnovata attenzione alle professioni sanitarie del Molise attraverso la collaborazione tra Università la Sapienza , Regione e Asrem", conclude Frattura.