Dopo il grave episodio di razzismo accaduto a Follonica, dove alcuni dipendenti di un supermercato hanno rinchiuso un una gabbia due donne rom per poi postare su internet il video, abbiamo intervistato Concetta Sarachella, stililista rom in arte Sara Cetty che vive e lavora a Isernia, e presidente dell'associazione "ROWNI - Roma Women Network Italy onlus" che si occupa di difendere i diritti delle donne sia fuori che dentro la comunità rom.
Quando avete avuto la notizia di quello che è successo a Follonica quali sono state le reazioni nella comunità Rom e Sinti?
"Sicuramente di amarezza e tristezza nel vedere per l’ennesima volta un episodio di razzismo."
Si tratta dell'ennesimo episodio di razzismo contro i rom e in generale contro altre minoranze. Avete la sensazione che questi fatti siano in aumento e che ne aumenti la gravità?
"Certo, sono in aumento. Mai nessuno che ha frugato in una spazzatura è stato trattato in questo modo, neanche le bestie! Purtroppo c'è anche un razzismo che si diffonde sui media come Facebook sull'accaduto dice tutto e basta vedere i commenti e le reazioni al video postato da quelli che hanno sequestrato le due donne. Quei tre non si sono nemmeno posti la domanda se quello che stessero facendo fosse un reato. Segregare delle persone è reato ma siccome è accaduto a dei rom è come se la cosa passasse inosservata. Tutto ciò ci fa capire che ci sono sempre le solite sofferenze tra persone di serie A e persone di serie B. Siamo stanchi delle persone che si comportano senza umanità! Come si può pensare di lavorare se quando dici che sei rom è come dire di avere una malattia contagiosa? Conosco molte persone che lavorano, ad esempio anche nel mondo dello spettacolo, che non possono rivelare la propria origine perché perderebbero il lavoro. Essere se stessi, dire di essere un rom è un difetto a quanto pare."
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