Mi raccontano che in una non lontana assemblea cittadina tenutasi ad Agnone, il nuovo direttore generale dell'Azienda sanitaria regionale del Molise, l’ing. Gennaro Sosto, fu accolto con cortese ospitalità e con un ottimo riconoscimento personale, tanto che, ad inizio dei lavori, l’Amministrazione Comunale di Agnone rimarcò: abbiamo lavorato con l’ing Scotto con lena e soddisfazione; insomma, abbiamo lavorato molto bene”. Mi dissero che molti tirarono un sospiro di sollievo pensando che l’Ospedale di Agnone fosse finalmente uscito dalle secche di una situazione difficile.
Non so se la lingua italiana continui ad avere lo stesso significato di qualche anno fa, oppure se anche essa, sotto i riflettori accesi dei social netwok, abbia subìto influenze tali da non consentire più alcuna valutazione coscienziosa.
Orbene:
Molto, indica, in genere, quantità notevole e si contrappone direttamente a poco.
Bene, indica tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi.
Se proviamo ad applicare questi due significati ai risultati che emergono dalle decisioni del Commissario ad acta, Frattura, circa le sorti dell’Ospedale di Agnone, che diligentemente Salvatore Carosella ci fa conoscere tramite la tabella allegata e pubblicata su internet, non si può che restare costernati.
Nella colonna che riguarda l’ ospedale di Agnone si legge solo delusione e desertificazione.
Delusione, perché non c’è nulla di “bene” , in quelle cifre, figuriamoci il “molto bene”.
Desertificazione, perché è facile immaginare come un qualsiasi cittadino, di fronte a una realtà siffatta, al momento del bisogno, penserà bene di recarsi direttamente a Campobasso o Isernia o Termoli o Venafro o Villa Maria o Villa Esther, senza perdere tempo a passare per l’ospedale (?) di Agnone. Pian piano, avranno ragione quelli che diranno: “La struttura non viene utilizzata e, quindi, è giusto che sia chiusa”. Come dire che: All’asino non si da mangiare e, se muore, la colpa è sua.
Troppo tempo è stato dedicato a protestare per chiedere la salvaguardia dell’Ospedale di Agnone. L’obiettivo, a tutt’oggi, non è stato raggiunto. Credo che lo schema di protesta, per raggiungere lo stesso obiettivo, vada aggiornato. Credo che vada messa in evidenza l’inefficienza e l’inefficacia della regione e dei suoi Dipartimenti. I soldi risparmiati per mantenere in vita strutture inutili, andrebbero dirottati per mantenere efficienti ed efficaci diversi ospedali, non solo quello di Agnone. Basta con i privilegi per pochi, a danno delle sofferenze di molti.
I 5S in tutto questo? Hanno brillato di lassù a salvaguardia della Regione Molise. Non solo loro. Anche tanti altomolisani, ligi a giochi di partito, hanno votato no al referendum del 4 dicembre e lasciato che sopravvivessero gli sprechi della provincia di Isernia e, soprattutto, che la Sanità fosse cosa di Frattura o Iorio, alternativamente. I risultati sono: Abbiamo lavorato con Sosto, molto bene.