Oggi la festa del papà . Festa decisamente consumista, come la festa degli innamorati, della mamma, dei nonni e cosi via. Ma nel consumismo generale si ha modo di cogliere sui social anche espressioni di sentimenti profondi che inducono a riflessioni più generali .
Il prof Sergio Sammartino, professore di Filosofia, vive a Campobasso,nato ad Agnone, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia e adolescenza. Oggi ha voluto fare gli auguri a suo padre, noto politico della Democrazia Cristiana per lunghi anni, prima Onorevole e successimante Senatore del Parlamento Italiano. Tratteggia, con la sua sapiente penna, un ritratto umano e personale del padre, intenso, che restituisce anche una immagine pubblica del politico di altri tempi, dove i valori personali e familiari coincidevano con l'operato politico. La sobrietà , l' assenza dello sfarzo, l'umiltà , la correttezza, l'onestà , erano le caratteristiche primarie di un politico di qualsiasi colore.
19 marzo 2017, FESTA DEL PAPA' . Qualcuno ha dedicato un augurio ad un padre che non c'è più. Così mi ha suscitato il DOVERE di farlo a mia volta. Forse a tanti farà piacere, visto che tanti lo rimpiangono. Dio ti sollevi, papà . Abbiamo avuto lunghi periodi di discordia, e certamente eravamo diversi su tante cose. Ma mi hai insegnato l'onestà e la correttezza; mi hai mostrato e dimostrato che si può gestire il potere senza intascare una lira non spettante, e che anzi si può sacrificare ciò che è nostro per una causa più alta e più "larga".Grazie per la disponibilità INCREDIBILE che avevi verso tutti; grazie perché a 90 ANNI ancora viaggiavi in treno e andavi a importunare i governanti, non per affari egoici, ma per il bene della tua terra....Certi politici di oggi si fanno le ville con piscina dopo 5 anni di Parlamento..mio padre si permise il termosifone nella casa di suo padre (che perse a 4 anni) dopo 22 anni di Parlamento! Grazie per il buon ricordo che hai lasciato e che sentiamo ancora su di noi, ad ogni pie' sospinto. Grazie per tutti i sabati in cui, invece di riposarti, ci portavi al cinema e al circo. Grazie per tutte le volte che ti ho rotto l'anima, ed hai sopportato con cristiana pazienza. Grazie soprattutto per la dissipazione che non mi hai permesso, per i vizi che non hai finanziato; per le SANTE PEDATE NEL SEDERE che mi hanno rimesso sul binario, quando sviavo.