Fisico asciutto e nervoso, una montagna di capelli, inquieta. Non capisce perché vuoi intervistare lei e proprio lei. Quasi si sente in imbarazzo, ma perché io?
Molte donne sono eroine tutti i giorni ma non hanno la consapevolezza di esserlo. Dare agli altri, fare un lavoro impegnativo che mette tutti i minuti a dura prova le tue emozioni e la tenuta dei tuoi nervi e poi continuare quando si torna a casa a dedicarsi agli altri, per moltissime donne e’ la normalità.
Paola Cerimele , personalità versatile, creativa, fantasiosa, ama la musica, il ballo, la recitazione. Brava attrice di teatro dialettale con la compagnia agnonese dellle Quattro C.
E’ stata componente di un gruppo folk, per molti anni ha condotto un programma radiofonico su Radio Rama, ama gli animali ha due gatti e un cane.
E’ una infermiera professionale e lavora da ben 18 anni nella locale postazione del 118, emergenza sanitaria
Fa un accenno veloce della sua vita, separata con una figlia oramai grande, Giulia. Mi racconta della sua separazione da un uomo sbagliato e la solitudine e l’isolamento dopo la separazione. Perse tutti gli amici, fu la sua famiglia a sostenerla in quella difficile scelta.
Il suo lavoro e’ stato al centro dell’intervista. Afferma che e’ un lavoro impegnativo, duro, stressante, ma che lei fa con passione. Mi spiega che cosa le preme fare veramente bene nel suo lavoro che sicuramente richiede sangue freddo, capacità tecniche , professionali, organizzative importanti ma la sua attenzione e’ l’essere umano vittima di un improvviso malore che potrebbe segnare il confine tra la vita e la morte . Questa sottile linea di confine, tra la vita e la morte e’ il nucleo del suo lavoro e di tutti i professionisti che lavorano nell’emergenza sanitaria: Salvare nei casi estremi le persone dalla morte, o la dove tutti gli sforzi sono inutili, non lasciare nella solitudine chi deve affrontare il trapasso.
Paola dopo il lavoro, torna a casa con un genitore da assistere. La domanda che viene a chi l’ascolta è “ Ma quali sono gli spazi che Paola e tante donne concedono a se stesse?” Un famoso libro degli anni ‘70 dal titolo “Donne che amano troppo” era riferito alle donne vittime di uomini che le maltrattano, ma le donne che amano troppo sono anche quelle che dedicano troppo tempo agli altri e poco a se stesse e si potrebbe dire donne che si amano poco. Perché intervistare Paola? Perché ci sono tante Paola