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“SENZA NOI DEL PDL OSPEDALE GIA’ CHIUSO”

Angelo Percopo direttore generale dell’Asrem: “Sul Caracciolo l’assessore Marinelli è diventato un’ossessione”. Iorio Di Giacomo contestati al loro arrivo in città

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AGNONE. “Senza le nostre battaglie a Roma l’ospedale San Francesco Caracciolo sarebbe già chiuso”. Lo hanno ripetuto a mo’ di litania avvicendandosi sul palco dell’Italo Argentino in occasione della presentazione della lista del sindaco uscente Gelsomino De Vita. I più convinti sono apparsi il senatore Ulisse Di Giacomo e l’onorevole Sabrina De Camillis. “Mentre in regione si sfilava a Roma i rappresentanti del centro sinistra chiedevano il commissariamento di Michele Iorio che ha avuto l’unica responsabilità di tenere aperte tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio”, parte a razzo Di Giacomo che poi attacca Nunziatina Zarlenga, leader del comitato “Il Cittadino c’è...” e candidata nella lista Nuovo Sogno Agnonese. “Era tutto già scritto, costruito ad arte, anche le sfilate” dice Di Giacomo riferendosi alla discesa in campo in politica della Zarlenga. “Una sola cosa non è cambiata – ammetterà in seguito – ovvero quella che il Caracciolo è qui, vivo e vegeto e continua ad erogare servizi”. Tutto vero se non fosse per una sostanziale riduzione dei posti letto, di gravi carenze di organico, della chiusura del punto nascite e del fuggi, fuggi di camici bianchi che probabilmente (usiamo un eufemismo) non saranno rimpiazzati. Ma Di Giacomo, che rispolvera le sue origini (è di Carovilli), sottolinea ancora: “Fino a quando ci saremo noi potete stare tranquilli, il Caracciolo vivrà”. Campagna elettorale ma anche musica per le orecchie di quanti hanno deciso di essere presenti. A proposito che fine hanno fatto le folle oceaniche che ogni qualvolta arrivava Michele Iorio riempivano in ogni ordine di posto il teatro Italo Argentino? Sanità e solo sanità. Troppo importante il futuro dell’ospedale cittadino per l’intero territorio. E così per smentire i diffamatori, i calunniatori del centro sinistra e i dissidenti, per non dar credito ai ricorsi al Tar sui tagli e mettere in un angolo le numerose iniziative messe in campo dalla Chiesa, Michele Iorio ha deciso di portare con se niente di meno che Angelo Percopo, direttore generale dell’Asrem e Giancarlo Paglione, direttore sanitario dell’Asrem. Entrambi seduti in prima fila in un convention elettorale del Pdl, forse dimenticando il ruolo ricoperto. “Marinelli? Quando si parla dell’ospedale di Agnone diventa un’ossessione” dice Percopo in un’intervista (rilasciata ad una emittente regionale) mandata in onda durante la presentazione della lista condotta dalla brava collega Barbara Avicolli. “La struttura altomolisana ricade in un territorio strategico – sottolinea poi il direttore generale dell’Asrem – dovete stare tranquilli non sarà smantellata, anzi grazie alla collaborazione con l’Università del Molise stiamo cercando di far partire quel polo di medicina sportiva a cui crediamo fermamente”. De Vita e i suoi lo ascoltano attentamente. Il sindaco uscente sa, e non potrebbe essere altrimenti, che è sul Caracciolo che si vince la partita. “... Nel segno della continuità” lo slogan che campeggia ai due angoli del palcoscenico. “Ma di cosa stiamo parlando? – esordisce Iorio, che poi si verrà a sapere è stato contestato al pari di Di Giacomo all’entrata del paese da un manipolo di persone - l’ospedale è e resta lì...” Peccato che disse la stessa cosa sul punto nascita in occasione dell’inaugurazione della casa per disabili “Dopo di Noi di Secolare” (giugno 2010, ndr) nonostante un mese prima ne avesse decretato la fine. Infine l’assessore Franco Giorgio Marinelli. Lo si è visto provato come non mai, tuttavia convinto che solo con De Vita questo paese avrà un futuro più roseo... Sarà così? * FOTOSERVIZIO A CURA DI FRANCESCO AZZI
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