Allo scadere dei termini per impugnare il decreto n. 15/2017 emesso dal Commissario ad Acta arch Paolo Frattura , oggi 21.04.2017 presso la sala della Giunta del Comune di Agnone, il sindaco Avv Lorenzo Marcovecchio, con gli amministratori ed in presenza del dott. Armando Sammartino, quale responsabile e rappresentante del “Comitato articolo 32”, hanno discusso in merito all’impugnativa da presentare avverso il decreto di cui sopra e le motivazioni con cui argomentare tale ricorso.
Il Sindaco Avv. Lorenzo Marcovecchio ed il Comitato articolo 32, rappresentati e difesi dagli avv.ti Franco Cianci e Simone dal Pozzo, presentano dinanzi al Tar del Molise motivi aggiunti ai ricorsi pendenti dinanzi al Tribunale amministrativo affinchè il riconoscimento di Ospedale di Montagna e di Confine e di area particolarmente disagiata riconosciuto al nostro nosocomio, con il decreto ministeriale n. 70/2015 non sia solo teorico, ma effettivo e possa cosi permettere all’ospedale di Agnone di potere esplicare e garantire i servizi necessari ed indispensabili per la tutela del diritto della salute di tutti i cittadini dell’Alto Molise e dell’alto vastese .
Nei motivi aggiunti si chiede che il San Francesco Caracciolo sia dotato di un proprio Pronto Soccorso di Base e quindi dotato di organico medico adedicato alla emergenza urgenza, un laboratorio di analisi di Pronto Soccorso , un reparto di reumatologia , oltre a che sia presente un anestesista con turni di reperibilità H 24.
La scelta di presentare motivi aggiunti ai ricorsi già pendenti dinanzi al TAR è dettata dalla opportunità che la data per la discussione nel merito degli stessi è già stata fissata per il 24 maggio p.v, di contro la presentazione di un nuovo ricorso comporterebbe lungaggini di tempi che allo stato la nostra comunictà non può affatto permettersi.
Tale azione non è l’unica intrapresa dall’amministrazione Marcovecchio, considerato che il Sindaco Avv. Marcovecchio Lorenzo si è fatto portavoce di una interrogazione parlamentare oltre ad avere aderito al CISADEP.
Quant’anche la lotta possa apparire dura e stremante, l’attenzione sulle sorti dell’Ospedale di Agnone non verrà mai meno