CASTIGLIONE MESSER MARINO - L’esclusione della lista collegata al sindaco uscente Massimo Mastrangelo rischia seriamente di approdare all’attenzione della Procura. Va infiammandosi la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino. Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione della nuova postazione del 118, il sindaco uscente non ha perso occasione per entrare nel merito della vicenda dell’esclusione della sua lista. Il primo cittadino avrebbe pubblicamente fatto ricadere la responsabilità dei vizi che poi hanno causato l’esclusione sui dipendenti dell’ufficio elettorale comunale. Di ciò pare ci siano anche prove filmate e audio. L’unico candidato sindaco rimasto in campo, Emilio Di Lizia, su queste colonne ha condannato il comportamento del sindaco; un articolo non smentito da Mastrangelo. Il giorno della presentazione delle liste, il personale comunale fece notare allo stesso sindaco che qualcosa non andava, che c’erano delle lacune, dei vizi di forma. L’amministratore uscente, che politicamente non è certo un novellino, per inspiegabili motivi non diede ascolto a quei suggerimenti. Questo almeno raccontano le indiscrezioni. Tra l’altro si tratta di suggerimenti non dovuti perché la commissione elettorale comunale non è tenuta ad entrare nel merito. La lista venne presentata con alcuni elementi essenziali mancanti ed infatti venne inevitabilmente esclusa in sede di commissione elettorale circoscrizionale a Vasto. Perché Mastrangelo, sia pure avvertito, non abbia provveduto a sanare le lacune e i vizi formali è materia che anima il dibattito politico interno. Per la fretta, forse, si è proceduto con approssimazione, anche se più di qualcuno ipotizza il dolo, cioè che il sindaco uscente, forse per evitare un confronto che probabilmente lo avrebbe visto sconfitto, ha preferito farsi escludere dalla competizione. Il problema è che lo stesso sembra aver scaricato la responsabilità su alcuni dipendenti comunali. E proprio questi ultimi avrebbero intenzione di ricorrere alle vie legali contro il sindaco, investendo appunto la Procura.