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OSPEDALE, IL TAR BLOCCA I TAGLI. SCHIAFFO A REGIONE E GOVERNO

Accolto il ricorso dell’Articolo 32 di Agnone. La notizia fa esplodere di gioia la cittadina e il suo hinterland

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CAMPOBASSO. Davide batte Golia. Ricorso dell’Articolo 32 di Agnone in merito al ridimensionamento dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone: il Tar Molise concede la sospensiva in attesa di entrare nel merito (l'udienza pubblica ci sarà il prossimo 21 settembre). In sintesi i giudici del tribunale amministrativo hanno congelato tutti quei tagli che di qui a poco l’Asrem avrebbe messo in atto per la struttura sanitaria altomolisana. “L’effetto di questa decisione appare dirompente poiché non sono stati sospesi solo gli ultimi atti relativi al depotenziamento del Pronto Soccorso, del Laboratorio Analisi e della Radiologia – sottolinea Simone Dal Pozzo che insieme al collega Franco Cianci hanno redatto il ricorso - ma, sebbene limitatamente alle previsioni che riguardano l'ospedale di Agnone, anche il Programma Operativo del maggio 2010 e il successivo atto aziendale dell'Asrem. Si tratta dei provvedimenti con i quali il Commissario di Governo e presidente della Regione e la Direzione Generale Asrem avevano iniziato la riconversione dell'ospedale Caracciolo, oggi bloccata – prosegue Dal Pozzo - Ai fini pratici, va detto che, almeno fino alla decisione di merito e, comunque, salvo l'eventuale appello, non potrà essere adottato nessun atto che, in attuazione del Programma Operativo, costituisca una ulteriore "spoliazione" del presidio agnonese”. “Se avremo ragione anche nel merito, allora la Regione dovrà ripristinare tutti i reparti e i servizi già chiusi – sottolinea il legale dell’Articolo 32 - per i quali la sospensiva non ha efficacia". Negli atti, inoltre, è stata messa in evidenza la assoluta carenza di potere del commissario a decidere su una materia che, in base alla legge, è rimessa alla esclusiva competenza del Consiglio Regionale che decide con legge e non certo con atti amministrativi. Così la notizia, attesa con grande trepidazione, ha fatto esplodere di gioia un’intera cittadina, compreso tutto il suo hinterland. La decisione del Tar va letta come un vero e proprio schiaffo a Regione e Governo. E mentre Michele Iorio ha annunciato a parole che andrà avanti per la sua strada, il provvedimento amministrativo blocca di fatto azioni a dir poco scellerate o meglio definite dall’Articolo 32 come un “piano criminoso” verso un territorio già alle prese con immensi problemi di natura economica. Viva soddisfazione è stata espressa dai due responsabili del comitato, Franco Di Nucci e Armando Sammartino che si sono limitati a dire: “Il nostro unico obiettivo è e resta quello far rispettare l’articolo 32 della Costituzione italiana che parla di tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
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