AGNONE. “Una sconfitta che deve farci riflettere, tuttavia non credo che il quadro politico di Agnone sia stato stravolto. Mi riferisco ai voti conquistati dalle due liste di centro-destra che di fatto hanno sfondato il tetto delle duemila preferenze”.
Si tratta della rievocazione di un film già visto, ma in casa centrosinistra, quando nel 2000 la divisione tra Franco Paolantonio e Italo Marinelli consentì a Franco Marcovecchio (centrodestra) di salire a palazzo San Francesco.
Franco Giorgio Marinelli, assessore regionale in quota Pdl commenta così la vittoria di Michele Carosella (centrosinistra), al quale manda a dire: “Gli faccio i complimenti e gli auguro buon lavoro. Per quello che mi riguarda – prosegue Marinelli, unico referente del territorio in Regione – continuerò a fare il mio lavoro con la stessa passione ed entusiasmo che da sempre hanno caratterizzato la mia attività. Spero solo – ha poi sottolineato Marinelli – che si possa tornare a toni più sobri nell’interesse della terra che amo”.
In seguito, al quesito se tale risultato potrà influire sulle regionali di novembre, Marinelli tira dritto. “Non credo soprattutto analizzando le preferenze che sono sicuro confluiranno ancora una volta sul presidente Michele Iorio”. Infine alla domanda di quanto ha pesato la vicenda Caracciolo sulla sconfitta di De Vita, Marinelli replica. “Dico solo in parte con l’exploit della Zarlenga legato ai movimenti di protesta”.