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Comunali, il centro-destra va ricompattato

L'assessore Franco Giorgio Marinelli replica a Lorenzo Marcovecchio

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AGNONE. Stamattina, nel leggere un’intervista che ieri pomeriggio ho rilasciato a Maurizio D’Ottavio, mi sono imbattuto nelle dichiarazioni di Lorenzo Marcovecchio, consigliere di minoranza di “Agnone Rinasce”. Intendo rispondere, sebbene raramente io lo faccia di fronte alla pochezza di certe argomentazioni: Credo di avere la maturità e l’umiltà per ammettere una sconfitta e farne anzi un motivo di riflessione, di autocritica e di rinnovamento. Delle strategie politiche, ben inteso, e non della levatura morale e dell’onestà, che posso dire senza alcun timore di smentita, sono sempre stati i cardini della mia condotta di vita. Privata, professionale e politica. E’ vero, perdere con 2100 voti è una sconfitta ancor più bruciante, ma non sono stato io a volere, né a determinare divisioni e fratture interne, e anzi, ho cercato di impedirle prima e di sanarle poi. Mi sento degno e fiero rappresentate di Agnone, che è il posto in cui vivo con la mia famiglia e che non ho mai pensato di lasciare, al contrario di chi va sciorinando il proprio “amor di patria” e poi andrà a vivere altrove. Le istanze giovanili, il confronto con l’opposizione…sono concetti che io ho dimostrato di aver sempre incluso nel mio operato politico e che invece altri svuotano di significato, rendendoli pura retorica e demagogia elettorale. Il Centro Destra: al di là della scelta del candidato, va assolutamente ricompattato all’insegna dell’unità di intenti e di azione, sempre sotto la guida del presidente Iorio. Certamente deve includere persone serie, oneste e che vogliano il bene collettivo e non il proprio tornaconto, caratteristiche queste che io posso vantare di avere e che di certo non appartengono a inconsistenti politici di turno…non più rampanti!
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