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Akima nata in Marocco, ma residente in Italia fin dai primi mesi di vita, è cittadina italiana

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Akima Zarouaz, di origine marocchina, nata in Marocco. La incontriamo spesso al Fenis bar di Agnone, Minuta , gentile , timidissima, parla italiano perfettamente. Venuta in Italia dopo pochi mesi dalla sua nascita, ha frequentato le scuole italiane, vive con i suoi genitori.

Racconta che vive in Agnone da circa 9 anni, dopo essere passata per vari paesi del Molise, e' vissuta per periodi a Sant'Angelo del Pesco, Fornelli,, Rio Nero Sannitico. Veste all'italiana come tutte le altre ragazze, ha dei lunghi capelli neri, occhi grandissimi, neri, magnificamente contornati da kajal.Ha 18 anni. Lavora sodo pur essendo piccola, sempre attenta e cortese.  E' cittadina italiana.

Molti suoi coetanei, stranieri, non nati in Italia, o nati in Italia ma da genitori stranieri, studiano in italia, vivono in Italia, si specializzano, parlano perfettamente l'italiano, lavorano in Italia, ma non sono italiani. Akima fortunatamente e' cittadina italiana, lo stato le riconosce la pienezza dei diritti civili e politici,

 

In Italia attualmente vige la regola dello ius sanguinis, ovvero la cittadinanza italiana è automatica solo per i figli dei cittadini italiani, o nati all'estero da genitori italiani anche se non parlano italiano o non sono venuti mai in Italia,invece l' iter burocratico per i figli degli stranieri nati in Italia,o arrivati piccolissimi, per ottenere la cittadinanza italiana, una volta presentata la domanda, può durare da sette mesi a due anni. Per la maggior parte delle richieste si verifica la seconda ipotesi.

Figli di immigrati, nati in Italia o arrivati da piccoli, che frequentano le scuole italiane, restano in attesa che gli vengano riconosciuti quei diritti di cui godono i loro coetanei italiani. In questo lasso di tempo, fino ai vent'anni di età, loro non possono partecipare a gite scolastiche all'estero, non hanno accesso al progetto Erasmus, non possono essere iscritti agli ordini professionali, non possono partecipare a concorsi pubblici, o gli atleti non possono gareggiare con le squadre nazionali italiane.

Il Senato sta discutendo la legge indicata come ‘ius soli temperato’ che, se approvata, estenderebbe automaticamente questo diritto di cittadinanza ai figli di quegli immigrati che hanno posizione stabile e regolare in Italia da almeno cinque anni, a condizione che i bambini siano arrivati in Italia prima dei dodici anni di età, e che abbiano compiuto almeno un ciclo di studi nelle scuole italiane.

Il testo attualmente in discussione è la sintesi di venti proposte di legge arrivate in parlamento nel corso degli anni, è stato scritto dalla maggioranza di centro sinistra. Questa legislatura sembrerebbe offrire le migliori condizioni per portarla all'approvazione. Il governo Gentiloni è disposto a porre la fiducia. La destra, il movimento 5 stelle e la Lega Nord sono fermamente contrari  hanno presentato oltre 40.000 emendamenti per bloccarla. 

Si tratta di colmare un ritardo legislativo e politico. Bisogna superare i pregiudizi e riconoscere quello che è il futuro dell’Italia. Sono ragazzi che non tolgono diritti a nessuno. Anzi sono ragazzi che già oggi stanno dando un grande contributo alla società italiana, come Akima, che fortunatamente questo diritto gia' lo ha acquisito!

Negli Stati Uniti d'America la cittadinanza“Birthright” viene concessa tramite il “ius soli” in base al quale la cittadinanza di una persona viene determinata dal luogo di nascita. Viene quindi concessa a chi nasce negli Stati Uniti o in uno dei suoi territori come Puerto Rico, Isole Vergini, Guam, Samoa americane e Swains Island, Canal Zone, Isole Filippine ed ex territori di fiducia (tra cui Micronesia, Isole Marshall, Palau e le Isole Marianne Settentrionali). La cittadinanza americana dura tutta la vita a meno che non si rinunci ad essa.

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