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Agnone: Case popolari, inefficienza degli enti pubblici

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E' una storia di ordinaria amministrazione nelle nazioni dove la macchina dello stato non fuziona. Una famiglia giovane di Agnone con 2 figli, senza lavoro lei , con un lavoro non lavoro lui, ci raccontano la loro storia, legata all'assegnazione di una casa di edilizia popolare, proprietario lo IACP.

In Agnone sono parecchie le famiglie che vivono negli alloggi popolari. I maggiori agglomerati  si trovano i in viale Castelnuovo , con tre edifici. Ma edilizia popolare la si trova anche nel centro storico Agnone.

Per rispetto della privacy la signora che ci racconta la storia, la chiameremo Speranza, riferito al fatto , che spera in una vita migliore. 

Aspettavano  loro prima  bambina e le fu assegnata una casa popolare,in via provvisoria con una ordinanza dell'allora Sindaco De Vita, siamo al 2008. Ma furono trasferiti da quel primo alloggio, 15 giorni prima che nascesse la bambina, perchè un cittadino agnonese un giorno , chiave in mano , tentava di entrare in quella casa, rivendicandone l'appartenza. Perchè accade ciò? Chi aveva sbagliato o altro le assegnazioni?

Ma trovarono alloggio in Viale Castelnuovo , in una casa di 54mq. La famiglia e' cresciuta, i bambini sono due , ma i 54mq sono sempre gli stessi.  Chiedono la mobilità , un alloggio più grande , ma consono alle loro esigenze. Dicono loro di pazientare, aspettare l'esplicazione del bando. Finalmente nel maggio 2017,  dal racconto della Signora Speranza, lo Iacp  assegnerebbe loro una casa più grande, ma quando arriva il tecnico che dovrà autorizzare alcune modifiche da apportare, per ricavarne una piccola cameretta per i figli, i mq sono 72, si scopre che c'è stato un errore di accatastamento degli stabili , una inversione di  particelle, e sfuma il trasferimento in un appartamento più grande.Ma non si poteva assegnare ugualmente la casa alla famiglia e successivamente rettificare l'eventuale errore al catasto se di errore si tratta?

Siamo al 2017 e la storia e' cominciata nel 2008, Non ci sarebbe bisogno di ulteriori commenti a questa storia che mette al centro il ruolo delle istituzioni ai vari livelli nei confronti di chi non può permettersi un alloggio di proprietà, e spesso non solo un alloggio, ma proviamo a riportare le domande della signora Speranza:

  • Ci sono alloggi di edilizia popolare ad Agnone assegnati ma senza  residenza stabile e continuativa dell' assegnatario?
  • A chi la competenza di mappatura e controllo degli stabili?
  • Perchè nonostante , in un sopralluogo la  Asl abbia certificato che" una delle due camere da letto , adibita a camera dei due bambini  misura 10.08 mq, pertanto risulta in difformità con quanto stabilito  art 2 secondo periodo DM 05-07-1975...... e continua ...ambienti con presenza di muffa diffusa , e sotto il  balcone della cucina e' presente un pozzetto fognario tracimante materiale che determina condizioni igienico sanitarie  ed  esalazioni  maleodoranti tali da creare pregiudizio al benessere e allo svolgimento delle attività degli abitanti.....si ritiene necessaria l'immediata adozione di provvedimenti di competenza atti  alla risoluzione delle difformità rilevate", nessuno ha preso provvedimenti come richiesto dalla Asl?

Ma tutto questo in uno stato piu' civile sarebbe mai accaduto? Perchè le persone devono vivere questi calvari, dovuti alla inefficienza, alla superficialità, alla inutile e pedante burocrazia di enti e istituzioni?

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