AGNONE. “La lista capeggiata da Gelsomino De Vita era ineleggibile per questo abbiamo chiesto che venga esclusa dal consiglio comunale”. Rifacendosi allo statuto comunale è quanto sostengono i rappresentanti del gruppo “Agnone Rinasce” alla vigilia del consiglio comunale, atteso per domani pomeriggio, che dovrà convalidare l’elezione dei consiglieri. La nota è stata protocollata ufficialmente ieri mattina e adesso spetterà al nuovo sindaco, Michele Carosella decidere. I fatti contestati da “Agnone Rinasce” risalgono al febbraio scorso, quando dopo alle dimissioni del sindaco ci furono quelle di cinque consiglieri di maggioranza (Chiantese, Amicone, Labbate, Casciano e Li Quadri) e quattro di minoranza (Marcovecchio, Di Nucci, Carosella e Cacciavillani) che di fatto portarono allo scioglimento del consiglio e alla nomina del commissario prefettizio. “Successivamente alle dimissioni presentate dai consiglieri – si legge in uno stralcio del documento di Agnone Rinasce – il sindaco De Vita (o, meglio, persona da lui delegata) presentava il ritiro delle proprie dimissioni. Questo veniva posto in essere poiché lo statuto del Comune di Agnone prevede l’impossibilità della ricandidatura (indipendentemente dalla durata dell’amministrazione) per quei sindaci che al secondo mandato, si siano dimessi spontaneamente”. In sintesi, a detta di “Agnone Rinasce”, che si rifà allo statuto comunale, De Vita non poteva candidarsi per la terza volta consecutiva. Domani il giorno della verità. Se la lista di De Vita sarà esclusa dal consiglio comunale i due posti vaganti spetterebbero di diritto a Nino Cascino e Amedeo Chiantese, primi non eletti e appartenenti alla lista “Agnone Rinasce” capeggiata da Gaetano Mastronardi.