PESCARA - La legittimità della soppressione del Corpo Forestale dello Stato e l'assorbimento del personale nell'Arma dei Carabinieri, riforma voluta nel 2016 dal Governo in base alla legge delega Madia, sarà valutata dalla Corte Costituzionale. Il provvedimento è risultato del contenzioso apertosi dinanzi ai Tar d'Italia a seguito dei ricorsi presentati da oltre 2000 membri dell'ex Corpo Forestale i quali, con la riforma, avevano visto mutato lo status giuridico da civile a militare.
• LA REPLICA DEL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Dal ministero della Funzione Pubblica fanno sapere che allo stato si tratta di una mera ordinanza di rimessione alla Corte. Ritengono che il decreto e la legge delega, ovviamente in vigore, siano pienamente legittimi, come del resto già valutato dal Consiglio di Stato e da altri tribunali che hanno già respinto altri ricorsi identici. Al contempo è da considerare altresì pienamente fisiologico che possa accadere che un tribunale valuti di rimettere la decisione alla Corte Costituzinale.
• LE REAZIONI POLITICHE
Va detto che il Corpo Forestale non è stato chiuso, come da più parti si dice, ma è stato assorbito nell'Arma dei carabinieri, essendo quella con cui è più compatibile una sinergia essendo dotata di Nucleo operativo ecologico (Noe) e di una diffusione capillare sul territorio attraverso le stazioni. E da tempo, prima della riforma, all'interno del Corpo alcuni sindacati erano in lotta con i vertici del Corpo in quanto invocavano più trasparenza gestionale.
Il rinvio del Tar alla Consulta ha infiammato il dibattito politico. Esultano Si, M5s e Fi. "Il Tar Abruzzo boccia la soppressione dei Forestali, avevamo visto giusto", tuonano il parlamentari 5 Stelle, confondendo il rinvio alla Consulta (deciso dal Tar), con la bocciatura della riforma. "La cancellazione della Forestale è un errore di forma e di sostanza", gli fa eco il deputato forzista Fabrizio di Stefano. "Lo scioglimento è stata una decisione assurda", dichiara la capogruppo di Sinistra italiana Loredana De Petris. Fi e Si parlano di "cancellazione" quando in realtà il Corpo è transitato nei ranghi dell'Arma. "La sentenza del Tar dichiara incostituzionale il passaggio dei Forestali ai carabinieri conferma le critiche che avevamo evidenziato nei confronti della Legge Madia", commenta il coordinatore dei Verdi, Angelo Bonelli.
Pacato il commento la Funzione pubblica Cgil nazionale: "La sentenza del Tar è importante: la militarizzazione forzata degli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato presenta diversi profili di incostituzionalità e la 'militarizzazione' non garantisce maggiore efficacia al funzionamento delle forze di polizia. Ora attendiamo il pronunciamento della Corte Costituzionale".
• LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA
Il Tar Abruzzo, sezione di Pescara, al quale si è rivolto il vice sovrintendente della Forestale Vincenzo Cesetti, ha considerato la riforma contraria alla 'libertà ' di autodeterminazione degli appartenenti alla Forestale, "in mancanza della possibilità di esercitare una scelta pienamente libera e volontaria di divenire personale militare". Lo riferisce l'avvocato Egidio Lizza dello studio legale Romano di Benevento, che assiste gran parte degli ex Forestali nel contenzioso in corso.
L'ANNUNCIO DI RENZI: "5 CORPI DI POLIZIA TROPPI"
I giudici abruzzesi, osserva il legale, "dubitano della razionalità della riforma che cancella un Corpo ad alta specializzazione per indimostrate esigenze di bilancio. La critica è ancor più severa quando focalizza l'attenzione sul fatto che il disciolto Corpo Forestale - conclude Lizza - è sempre stato riconosciuto quale capace tutore del bene ambiente, che è uno dei diritti fondamentali della persona".
La Corte Costituzionale, investita della questione dal Tar, spiega ancora l'avvocato Lizza, "dovrà valutare anche se il Parlamento, nel delegare la riforma al Governo, non sia intervenuto in modo troppo indefinito e generico, e se la scelta del Governo di militarizzare un Corpo di Polizia a ordinamento civile sia in contrasto con la tradizione e l'evoluzione giuridica del nostro ordinamento".
In attesa
della decisione della Consulta, le cause introdotte su tutto il territorio nazionale dovranno sospendersi, spiega ancora Lizza, "potendo la decisione dei Giudici costituzionali sovvertire le sorti del Corpo Forestale e del suo personale, decise probabilmente in modo poco ponderato".Fonte http://www.repubblica.it/cronaca/2017/08/17/news/forestali_tar_abruzzo_rinvia_riforma_a_consulta-173238511/