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Raffineria a Bomba, scoppia la maggioranza in Provincia

Il consigliere Moroni smentisce l'assessore Caporrella

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BOMBA - E la raffineria di Bomba fa scoppiare anche la maggioranza in Provincia. Dichiarazioni al vetriolo quelle del consigliere Franco Moroni, delegato alla difesa della costa e del territorio, contro l’assessore all’ambiente Caporrella. Mentre l’assessore si è detto possibilista sull’impianto da realizzare nel Comune di Bomba, per bocca del consigliere Moroni arriva la smentita: «La posizione del presidente della Provincia e quindi dell’amministrazione provinciale è negativa». «Diciamo no alla raffineria sul lago, - continua Moroni - perché è impensabile realizzare una centrale di estrazione e trattamento a poche centinaia di metri dalla diga dell’invaso; perché è inverosimile far passare 8 Km di condutture nel territorio di Bomba, Gessopalena e Roccascalegna, tra siti di notevole interesse naturalistico; perché il territorio interessato al progetto ha già ampiamente contribuito alla produzione di energia con la costruzione dell’invaso artificiale di Bomba e della centrale idroelettrica di Altino. L’intera zona, a causa della sua naturale instabilità idrogeologica, è sottoposta costantemente a gravi rischi per le numerose ed importanti frane attive. Pensare di sfruttare nel medesimo territorio anche un giacimento di gas naturale rappresenta una gravissima e pericolosa scelta. Quindi la Provincia di Chieti dice no, anche perché Bomba ha unito la vocazione turistica, ambientale e energetica a quella sportiva. Sono stati fatti investimenti e svolti i Giochi del Mediterraneo e ultimamente abbiamo portato i campionati italiani di canoa con oltre 3mila presenze in tre giorni. Un no perché la politica deve essere interprete delle esigenze e delle aspettative di tutta la comunità della Valle del Sangro che non vuole questa raffineria».
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