Passeggiando per le vie del centro storico di Vasto , una delle tante meravigliose città abruzzesi, non è difficile incontrare l'On del PD Maria Amato. E' facile salutarla e scambiare opinioni con lei. Disponibile con tutti, politicamente attenta, sensibile all'ascolto e generosa. La conoscono in tanti nel territorio Alto Molisano. E' stata fautrice di numerose battaglie e interrogazioni parlamentari a favore dell'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone. Non poteva certo , nella piacevole conversazione, mancare una domanda sull'Ospedale Agnonese, presidio che rispondeva ai bisogni sanitari di un vasto e difficile territorio, a cavallo di due regioni, Molise e l'Abruzzo. Alla nostra domanda su cosa era previsto sull'Ospedale Agnonese, la deputata osservava che era di fondamentale importanza modificare il D.M. 70/02.04.2015 che regola e definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi dell'’assistenza ospedaliera, per meglio precisare a livello nazionale, la strutturazione , gli organici, i servizi , previsti per gli ospedali definiti di aree disagiate. In effetti , il DM 7, al punto "9.2.2 Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate" lascia spazi di interpretazione e viene applicato nell'ambito delle competenze delle singole regioni, con una disomogeneità manifesta.