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L'INTERVISTA AL SUB COMMISSARIO ALLA SANITA'

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AGNONE. Dott.ssa Masatrobuono il Caracciolo diventa Ospedale di Comunità? “E’ già oggi il Caracciolo un ospedale di Comunità che vede confermati i posti letto in regime ordinario e quelli in residenza sanitaria assistenziale. Ci sono dei problemi in ordine di organizzazione dei servizi ambulatoriali. Ma vero grande problema è quello di trovare personale in grado di mantenere alcune tipologie di servizi in funzione nel migliore dei modi per dare risposte ai cittadini. E’ questo un ospedale di comunità; lo era, lo è, lo rimarrà…” Sono superati i problemi riguardanti il numero dei posti letto. Ora ci sono quelli che concernono il personale. “Oggi i lavoratori tutti che stimo perché fanno un lavoro straordinario, e parlo soprattutto di medici ed infermieri, al meglio delle loro possibilità. Gli stessi hanno concordato che oggi nell’ospedale altomolisano non c’è un problema legato al numero dei posti letto. Il Caracciolo 90 ne aveva e 90 ne ha anche se 40 di Rsa che hanno una diversa funzione ed un diverso ruolo. Il problema è permettere che i servizi si volgano al meglio con un personale difficile da reperire. Necessita inventarci qualcosa. Ricordo che la Regione Molise come tutte le dieci regioni sottoposte al piano di rientro hanno il blocco del turnover. Noi non possiamo assumere personale. Non si può assumere personale perché questa è una voce di costo sulle quali si sta intervenendo”. L’associazione “Articolo 32” chiede, fra l’altro, il ripristino del punto nascita…. “…impensabile per Agnone. Ma questo è un problema di carattere nazionale e di sicurezza per le donne, per le pazienti, per i bambini. E’ ovvio ed evidente che l’ospedale di Agnone garantirà comunque col suo rapporto con Isernia, un percorso materno-infantile per la gestione delle gravidanze e che tuteli il nascituro. Ma un punto nascita ad Agnone con i suoi 130-140 parti annui così com’era il valore iniziale della struttura, difficilmente andrà in deroga anche perché questo comporta un aumento delle percentuali dei parti cesarei che nella regione Molise sono altissimi rispetto alle raccomandazioni del’Organizzazione Mondiale della Sanità che fissa al meno del 20% l’indice dei parti cesarei”. Mancanza di personale presso la struttura sanitaria altomolisana. Entro quanto sarà riempito questo gap? “Non ho la sfera di cristallo. Questa è una domanda difficile a cui rispondere. Noi dobbiamo cercare di vedere con le professionalità a disposizione cosa è possibile ottimizzare all’interno della struttura . Forse chiedendo ancora sacrifici ai nostri lavoratori. Dall’altra vedere con gli strumenti in dotazione alla regione cosa fare in termini di trasferimento di alcune professionalità dagli altri ospedli verso Agnone per garantire determinati servizi”. Isabella Mastrobuono tornerà ancora nel San Francesco Caracciolo? “Assolutamente si ed a breve…” Un flash anche da parte del Comitato Articolo 32. “Credo –ha affermato Armando Sammartino- che stiamo avendo dei riscontri molto positivi. Per la prima volta sia l’Amministrazione Comunale che i medici siano interloquendo con i vertici della Regione. Fatto determinante perché da qui può partire quel discorso per la salvaguardia della struttura ospedaliera. Credo che il ricorso e la sentenza del Tar siano stati elementi per contribuire in maniera positiva allo sviluppo del dialogo fra le parti. La stessa Mastrobuono ha dovuto ammettere che c’era stata una scarsa informazione sia nella parte in cui non erano stati ottemperati tutti i provvedimenti, sia per lo scarso dialogo anche con i cittadini e gli utenti”..
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