Agnone 29 Settembre 2017 - Ieri , nel pomeriggio presso l' Ostello Palazzo dell Città è avvenuto l'incontro con il Presidente della regione Molise Paolo di Laura Frattura. Incontro organizzato dalla Federazione Provinciale del Pd e dal Circolo Libero Serafini del Pd di Agnone.
L’obiettivo dell’incontro era quello di fare il punto sulla situazione del territorio Alto Molisano a quasi fine legislatura, con con le elezioni regionali e nazionali alle porte.
Al tavolo, il dibattito, con una introduzione politica agli argomenti,coordinato da Maurizio Cacciavillani, componente della segreteria regionale del Pd molisano, presente anche l'Assessore alle Attività Produttive Carlo Veneziale e alcuni Sindaci: Candido Paglione sindaco di Capracotta, Giovanni Cardegna sindaco di Frosolone.
Pubblico presente eterogeneo, composto da imprenditori, medici, comitati civici, liberi professionisti e cittadini interessati alle tematiche oggetto dell'incontro. I temi caldi e appassionanti, gli interventi numerosi del pubblico si sono succeduti e spesso incrociati su argomenti vitali per la collettività altomolisana, come Sanità pubblica,rete viaria, rilancio del territorio, strategia nazionale delle aree interne, lotta allo spopolamento, finanziamenti area di crisi, lavoro.
Il maggior numero di interventi, provenienti dalla partecipe platea e che hanno richiesto il maggior numero di risposte dal Presidente Frattura, erano incentrati su un argomento che giustamente sta a cuore agli abitanti altomolisani, la Sanità , in particolare il destino dell'Ospedale S.F. Caracciolo. Alle richieste dei cittadini sui tempi, i modi, e le motivazioni dei ritardi nell'applicazione del programma previsto nel PO per la realizzazione dell' ospedale di area disagiata,il presidente ha riconfermato tutto quello che era stato già concordato in precedenza per l'ospedale di Agnone, ha motivato i ritardi caso per caso, in particolare facendo riferimento alla difficoltà di reperire medici specialisti, i quali preferiscono andare a lavorare fuori regione scartando come sede, il Molise.
E' stato molto chiaro rispetto al fatto che "Indietro nel programma non si torna", certo, ha affermato "si possono apportare piccole modifiche, laddove se ne ravvede la necessità " ma ritornare all'idea dell'ospedale di una volta non e' in discussione. I concorsi per le assunzioni sono in corso, anche se con ritardo legato alla mancanza, in regione, di specialisti da inserire nelle relative commissioni concorsuali.
Ha ricordato che "l'ospedale andava efficientato", che esistevano spese e costi insostenibili rispetto a tutti gli indici di produttività e che, forse con lentezza, ma il programma si sta realizzando. In sala comunque lo scetticismo del pubblico alle parole del Governatore, era palpabile,si avvertiva un clima di una certa sfiducia, legato soprattutto ai ritardi della regione, nella realizzazione del programma, più volte ribadito, in più sedi ma che obiettivamente fatica a decollare.
Il dibattito e' proseguito anche con qualche giusto e necessario contraddittorio , sulla strategia nazionale delle aree interne, di come, quali, quanti strumenti utilizzare per favorire le aggregazioni territoriali a partire dalla gestione associata dei servizi essenziali, scelte che secondo il presidente ricadono sui comuni, che vanno sostenuti attraverso risorse economiche come incentivo atto a facilitare opzioni strategiche territoriali aggreganti. Il presidente Frattura inoltre ha garantito che i fondi per portare a termine i lavori del polo scolastico agnonese sono garantiti, seppur con qualche ritardo, ma ci sono tutti.
In chiusura, nella sintesi squisitamente politica, Frattura ha invitato i comuni al superamento dei campanilismi, ad operare scelte strategiche per la salvaguardia del territorio, contro il rischio di spopolamento, ripensando i modelli, approfondendo il confronto, attraverso il rinnovamento, attraverso piani preventivi e previsionali a partire dalla rete viaria, i trasporti, il turismo, i servizi essenziali, l'ambiente, la prevenzione idrogeologica del territorio.
Ha sottolineato, l'aumento di circa 5000 posti di lavoro in Molise,certificati dall' Istat, Inps e Ministero del Lavoro sulle tendenze dell'occupazione nel II trimestre 2017, frutto di sacrifici effettuati all'inizio del suo mandato e dei successivi investimenti mirati , attraverso scelte strategiche attraverso lo scambio di idee per confrontarsi e migliorarsi.
Sintesi politica di ampio respiro,che proietta la piccola regione molisana verso una diversa qualità di vita. Il Molise in ogni caso sconta ritardi, storture amministrative, gestionali e politiche che vengono da molto lontano, che la rendono, purtroppo, ancora regione fanalino di coda dell’Italia in molti settori, a partire dalla disoccupazione giovanile. Il cammino per il cambiamento, appena iniziato, è ancora tutto in salita.