Da considerare che la protesta e’ stata indetta da alcuni sindacati di Base e non dai soliti e canonici
sindacati concertativi che evidententemente hanno rinunciato anche al loro classico sciopero autunnale vista ormai la decadenza e la rassegnazione dovuta a una linea concertativa che ha distrutto e ristrutturato i diritti dei lavoratori e il ruolo dello stesso.
Il sindacato di base c ’e’ perche’ e’ organizzato diretttamente dai lavoratori che conoscono bene le loro condizioni.
Oggi non badiamo ai dati e alla guerra dei numeri se parliamo di adesione ma analizziamo con serenita’ la ripartenza a reagire allo stato delle cose , anche in Molise c’e’ stata una risposta in varie realta’ sia pubblico che privato in alcune scuole e sedi Inps per esempio e nella realta’ industriale piu’ grande della nostra regione che e’ la Fiat di Termoli strutturata su circa 3.000 dipendenti contando che oltre il 30 % di questi sono contratti precari e trasfertisti da altri stabilimenti con condizioni di certo non favorevoli per protestare ma che rimane necessario denunciarle liberamente per la grande disoccupazione e instabilita’ di diritti e dignita’ che avvolge anche la nostra regione senza badare ai numeri campati in aria che ultimamente i politici nostrani usano per la prossima campagna elettorale in vista appunto delle elezioni regionali.
Lo sciopero resta un mezzo valido e di democrazia che appartiene direttamente alla popolazione e ai lavoratori che fa esprimere ancor di piu’ il dissenso senza tacere inermi e subirne le conseguenze.
Dallo sciopero della base di oggi qualcosa si sta muovendo soprattutto per un risveglio delle coscienze fondamentale per reagire quotidianamente alle ingiustizie , alle disuguaglianze, allo stato di abbandono da parte di alcune istituzioni e pseudo parti sociali i quali obbiettivi di certo sono ben altri lontano dai bisogni comuni.
Continueremo su questa strada uniti crescendo e costruendo.
Per SOA Sindacato Operai Autorganizzati
Andrea Di Paolo