Con una nota della responsabile Asrem territoriale, si informa la cooperativa che opera con i suoi dipendenti nelle cucine e nei reparti dell'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, che dal 1° Novembre le ore aggiuntive al contratto stipulato, saranne decurtate, per ridotta attività delle cucine e delle Camere operatorie. Due le problematiche che emergono dalla scelta operata dalla dirigenza Asrem:
La prima, rappresenta un pessimo segnale per la sopravvivenza del Caracciolo, si continua a depauparare l'ospedale di servizi e di ore di assistenza e cura, la seconda e' foriera di eventuali 5 licenziamenti di lavoratrici della cooperativa. Le ore decurtate davano lavoro a cinque lavoratrici, con contratti a tempo indeterminato part time, di circa 70 ore mensili, con una retribuzione intorno alle 400 euro mese.
Certo le lavoratrici sono solo cinque, non 500 come i lavoratori della Honeywell di Atessa in Val Di Sangro che rischiano il licenziamento per scelte di delocalizzazione da parte dell'azienda,ma sono 5 persone in carne ed ossa, che guadagnano una piccola cifra ma evidentemente indispensabile per il loro menage familiare. L'Alto Molise rischia lo spopolamento, e se ne intuiscono le ragioni. In ogni caso si aspetta l'apertura del CALL CENTER.