Emergenza cinghiali anche in Alto Molise. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta di Angelo Delli Quadri. «Sono innumerevoli gli annunci sulla stampa che hanno come obiettivo quello di denunciare i gravi danni conosciuti dal settore agricolo a causa della fauna ed in particolare dei cinghiali. Ed anche nell’Alto Molise, in quantità ancora maggiori nell’agro di Agnone, l’attività agricola è messa in ginocchio dalla presenza di questi animali. I danni hanno già spinto all’abbandono della coltivazione del mais ed ora minano qualsiasi altra coltura. Il problema viene puntualmente eluso da chi di dovere. Il ripopolamento dei cinghiali si è dimostrato nettamente sbagliato in quanto le relazioni di equilibro all’interno degli ecosistemi sono state alterate. E per gli agricoltori la beffa arriverà fra qualche settimana. Infatti i danni causati dai cinghiali dovranno sopportare anche quelli arrecati dai volatili liberati ai fini venatori. Non bisogna sottovalutare inoltre la pericolosità di un incontro casuale nelle nostre campagne con una “madre” con cuccioli al seguito. Le proposte sono sempre le stesse ed in particolare: caccia di selezione ed allargamento delle maglie della regolamentazione dell’arte venatoria; censimenti dei capi e abbattimenti mirati cercando di ristabilire gli equilibri. Nell’attesa che si aumenti l’attenzione sul problema e che esso venga finalmente risolto, gli agricoltori continuano a subire danni rilevanti e nel sentirsi abbandonati e frustrati rinunciano anche alle richieste di indennizzi data la gravante burocrazia e l’irrisorio rimborso. Per un settore che dovrebbe essere fondamentale per il futuro economico delle nostre zone alla ricerca dei prodotti di qualità e biologici il fenomeno deve essere messo in evidenza al fine di ottenere a breve una soluzione». Angelo Delli Quadri